Coronavirus Abruzzo: all’Aquila con il trasferimento dell’ultimo paziente dal Covid Hospital del G8 si segna una nuova fase. La struttura resterà, la guerra non è finita.
Il trasferimento dell’ultimo paziente dal Covid Hospital del G8 segna la fine di una funzione fondamentale ed essenziale per l’ospedale creato anzi riadattato per l’emergenza coronavirus che però, visto che la guerra non è finita, si sta già riorganizzando sperando chiaramente di non avere nuovi contagi e problemi.
Il team del G8 comunque ormai sa come muoversi ed ha dimostrato, guidato dal professor Franco Marinangeli, di saper agire con prontezza e velocità. La struttura non sarà smantellata, diventerà area grigia dove verranno posti pazienti che non si possono mandare in altri reparti, che arrivano in pronto soccorso non gravi ma che in attesa del tampone devono essere in area sicura.
Prosegue pure l’impegno per ampliare Terapia Intensiva, già ci sono 520 mila euro raccolti da privati. Alla fine dell’emergenza, in definitiva, L’Aquila si ritroverà un ospedale più forte di prima, questo l’obiettivo. In prima linea c’è l’assessore regionale Guido Liris che, sin dalle prime battute dell’emergenza, ha sposato la causa ospedale.
Anche il manager Roberto Testa ha parlato di una guerra che non è finita ancora come si diceva annunciando pure lui che la struttura del G8 resterà.
Va garantita la copertura per eventuale altra ondata che nessuno chiaramente auspica ma, al tempo stesso, per quel che riguarda Terapia Intensiva e Anestesia va garantita la normale attività.
Il Servizio del Tg8: