L’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì ha annunciato l’elaborazione di un modello matematico sui dati dei contagi in Abruzzo. Il modello, elaborato dai tecnici della task force regionale, viene aggiornato quotidianamente sulla base dei valori reali registrati.
“Al 24 marzo – ha dichiarato all’ANSA l’assessore Verì – la proiezione evidenziava un numero di casi superiore di circa 100 unità rispetto al dato reale (788 previsti a fronte dei 689 reali). Con i dati del 23 marzo (quindi non confermati, però, da quelli del giorno successivo) il modello ipotizzava che il numero dei casi potesse superare i 1500 entro la fine del mese. La Regione ha predisposto un piano regionale di emergenza, coordinato dal responsabile regionale per le maxiemergenze sanitarie Alberto Albani, che ha organizzato un modello flessibile di gestione del sistema per far fronte a un peggioramento improvviso del numero dei contagi, che ci auguriamo non avvenga. Sulla base di questo modello ogni Asl ha riorganizzato temporaneamente le proprie dotazioni, in un’ottica di presidi hub e spoke: i primi per la gestione dei casi clinicamente più complessi e gli altri per la presa in carico dei pazienti che non necessitano di ricovero in ambienti a pressione negativa. In questa articolazione un ruolo centrale lo rivestono proprio gli ospedali cosiddetti minori, come Penne, Atessa e Atri, che diventano fondamentali per alleggerire la pressione sui presidi principali. Al momento abbiamo un sistema sanitario regionale fortemente sotto stress, anche se finora posso affermare con certezza che ha retto bene all’urto dell’emergenza, grazie soprattutto al lavoro instancabile degli operatori sanitari, che non si sono mai risparmiati nonostante le difficoltà. Di fatto si sono azzerati i confini tra le diverse Asl abruzzesi, che stanno operando in stretta collaborazione come un soggetto unico. Gli ultimi dati sui posti letto disponibili ad oggi evidenziano come in Abruzzo siano attivi 77 posti di rianimazione generalista, a cui se ne aggiungono 46 finora attivati per il Covid 19. Di questi ne sono occupati 86. Nei posti di rianimazione ce ne sono 6 con l’isolamento e 4 della stessa tipologia attivati per il Covid 19. Di questi ne sono occupati 8. Sempre nei posti di rianimazione generalista ce ne sono altri 14 con isolamento a pressione negativa, 13 dei quali attivati per il Covid 19. Questi risultano tutti occupati. I posti letto in malattie infettive con isolamento semplice sono 8, a cui se ne sono aggiunti 120 attivati per il Covid 19. Di questi ne sono occupati 121. I posti letto in malattie infettive con isolamento a pressione negativa sub intensiva sono 62, a cui se ne aggiungono 34 attivati per il Covid 19. Di questi ne sono occupati 75”.
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