Coronavirus Abruzzo, lo stabilimento di Avezzano dimezza la produzione. L’intesa dopo il vertice tra azienda e sindacati: nove settimane di cassa integrazione per alcuni lavoratori
L Foundry dimezza la produzione. Partono nove settimane di cassa integrazione, lo stabilimento resta quindi aperto ma con personale ridotto. Sono i termini dell’intesa raggiunta tra sindacati e vertici dell’azienda. In base al decreto lo stabilimento di Avezzano, il secondo più importante in Abruzzo, producendo memorie volatili era nel limbo delle possibilità. Per questo la proprietà aveva chiesto alla Prefettura il permesso per continuare a produrre.
1000 i lavoratori in servizio, 400 a casa con il lavoro agile: questi i numeri. Poi la proclamazione dello sciopero, una lunga trattativa e l’intesa che permetterà allo stabilimento (con l’ok del Prefetto) di lasciare aperto il sito con il 42% dei dipendenti in fabbrica e il 58% a casa.
Nel corso dell’incontro si è deciso di fornire anche un’assicurazione sanitaria ai lavoratori. Sono sospesi in questa fase i contratti di solidarietà. Per Elvira De Sanctis, segretario generale Film Cgil della Provincia dell’Aquila bisognerà effettuare comunque altri passaggi.
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