Coronavirus Abruzzo, la Polizia dell’Aquila contro la violenza di genere: alleanza con la Procura per agire subito

Coronavirus Abruzzo, la Questura dell’Aquila a fianco dei soggetti più vulnerabili in questo periodo di emergenza: denunciare lo stesso perché la Polizia c’è sempre

 

La Polizia di Stato dell’Aquila continua incessante, a fianco della Procura che ha pure una task force dedicata in questo senso, la sua attività di contrasto alla violenza di genere a sostegno delle donne, dei minori e di altri soggetti ritenuti più deboli. Nonostante l’emergenza covid-19, l’opera della squadra mobile del capoluogo diretta dal dottor Marco Mastrangelo e della Polizia più in generale non si arresta. Il questore Gennaro Capoluongo ha rimarcato l’attività di contrasto che fanno alla violenza fisica e psicologica portata avanti nei confronti di vittime vulnerabili, ribadendo il massimo impegno a supporto dei cittadini. La convivenza forzata in molti casi, infatti, costringe le donne a restare in casa con i propri aguzzini. Denunciare, denunciare sempre questo è il monito, perché andar via dalla propria abitazione in questi casi si può come ha ribadito nei giorni scorsi la presidente del centro antiviolenza Donatella Tellini, l’avvocato Simona Giannangeli, che ha parlato di un crollo di telefonate e denunce al centro a causa dell’emergenza in corso.

In questo contesto il risultato investigativo della mobile nei giorni scorsi assume un significato ancor più importante. Gli agenti, coordinati dal dirigente Marco Mastrangelo, hanno arrestato un 31enne albanese. Tutto era partito dalla denuncia dell’ex compagna fatta il 7 marzo in Questura. Indagini complesse perché l’uomo era rientrato nel suo paese. Al ritorno però aveva costretto la donna a subire nonostante il rifiuto un rapporto sessuale sotto minaccia di un coltello. La mobile è riuscita a rintracciarlo in città e ad arrestarlo. Con se aveva pure della droga.

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