L’Aquila: il presidente della sezione giurisdizionale Abruzzo esorta gli amministratori pubblici a non avere paura della Corte dei Conti, perché “la buona politica, quella che non ha scheletri nell’armadio, non ha nulla da temere”.
Tommaso Miele, presidente della sezione giurisdizionale della Regione Abruzzo della Corte di conti, nel discorso di apertura dell’Anno Giudiziario, a L’Aquila, ha aggiunto che la Corte è la migliore alleata a garanzia della legalità e del buon governo. In Abruzzo i magistrati della Corte dei conti hanno lavorato bene, nonostante le carenze di organico.
Pubblichiamo un estratto del suo discorso:
“Prima di ogni altra considerazione desidero altresì ricordare che il corrente anno giudiziario, che di qui a poco sarà dichiarato aperto, coincide con il settantesimo anniversario della Costituzione repubblicana. Noi magistrati abbiamo la piena consapevolezza di essere fedeli custodi ed interpreti del ruolo e delle funzioni che la Costituzione repubblicana assegna alla Corte dei conti, e garanti di quei valori che attraverso quel ruolo e quelle funzioni la stessa Carta costituzionale intende assicurare e garantire a tutti i cittadini, quali, in particolare, la sana e corretta gestione delle risorse pubbliche e l’equilibrio dei conti pubblici. La Costituzione (artt. 100 e 103) affida alla Corte dei conti, attraverso la duplicità delle funzioni giurisdizionali e di controllo, un ruolo centrale nel sistema generale di controllo della spesa pubblica, a tutela della sana e corretta gestione delle risorse pubbliche e a tutela degli equilibri, anche ai fini del coordinamento della finanza pubblica e della tutela dell’unità economica della Repubblica in relazione ai vincoli derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.
Ebbene, in un momento come quello attuale, in cui la salvaguardia degli equilibri dei bilanci e dei conti pubblici è di fondamentale importanza per il nostro Paese, e in cui non si può assolutamente abbassare la guardia nei confronti degli amministratori e dei funzionari pubblici che gestiscono risorse pubbliche, io credo che il ruolo e le funzioni della Corte dei conti debbano essere ulteriormente rafforzati. Per questo motivo c’è da auspicarsi che la Corte venga messa in condizione, con personale e mezzi adeguati, di svolgere effettivamente ed efficacemente le proprie funzioni nell’interesse del Paese, delle Istituzioni e, soprattutto, dei cittadini. Per rendere effettivo l’accertamento delle responsabilità degli amministratori e dei dipendenti pubblici, che gestiscono con disinvoltura le risorse pubbliche, vanno rafforzati e ripianati gli organici del personale di magistratura e amministrativo delle diverse strutture territoriali della Corte dei conti. In questa importante ricorrenza per la nostra Carta costituzionale tutti noi, come uomini delle istituzioni e come cittadini, dobbiamo essere consapevoli dei valori e delle garanzie che la Costituzione entrata in vigore il 1° gennaio 1948 ha assicurato a tutti noi, e soprattutto noi magistrati dobbiamo essere custodi ed interpreti di quei valori e di quelle garanzie, a cominciare dai diritti inviolabili, dall’eguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzioni di razza, di sesso, di censo, di lingua, di religione, di opinioni politiche, dal principio della riserva di legge e della riserva di giurisdizione ai diritti di libertà, al diritto di difesa, al principio di stretta legalità, al diritto di non colpevolezza, al diritto alla tutela giurisdizionale, fino al diritto alla legalità, alla imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione. Quei valori e quei diritti che sono costati tanti sacrifici e tanto sangue, e che rispecchiano la nostra storia e le nostre radici”.