Con nota protocollata il vice presidente della Giunta regionale, Imprudente, ed Servizio Sviluppo Locale ed Economia Ittica hanno comunicato alle amministrazioni interessate il parere contrario della Conferenza regionale, pesca e acquacoltura, alla realizzazione di una spiaggia per ripascimento a rilascio controllato in prossimità dell’arenile di Alba Adriatica.
Non una bella notizia per il comune albense che ora vede con ogni probabilità naufragare i tanto attesi interventi sulla spiaggia fortemente erosa dalle mareggiate, visto i continui rinvii e l’avvicinarsi del clou della stagione balneare. Uno stop che sembra avere anche un sapore politico considerando la presa di posizione dei comuni a guida centrodestra, Giulianova e Tortoreto, unici senza problemi di erosione della costa teramana: con una nota hanno espresso soddisfazione per il parere contrario pronunciato del dipartimento della pesca.
Le tre opere anti-erosione tanto attese per la costa nord di Alba Adriatica, promesse dal sottosegretario della giunta regionale Umberto D’Annuntiis di Fratelli d’Italia, infatti, si sono scontrati con gli ostacoli piazzati da due settori della stessa Regione, quello della Pesca, guidato dal vicepresidente Imprudente della Lega, e quello dei Rifiuti, di cui ha la delega l’assessore Nicola Campitelli , anche lui del Carroccio. Manca l’autorizzazione del dipartimento regionale dei rifiuti sia per la spiaggia di alimentazione, la grande opera da due milioni di euro per 100mila metri cubi di sabbia e due pennelli perpendicolari che ha subito il rinvio della gara d’appalto, sia per l’opera alternativa del mini ripascimento comunale da 5mila metri cubi di materiale da cava terrestre, finanziato dalla stessa Regione. E’ già noto da giorni, invece, che il dipartimento della pesca ha espresso parere contrario in merito alle zone scelte per il prelievo di sabbia per realizzare la spiaggia di alimentazione a causa della grande presenza di molluschi, sposando la linea dei vongolari del Cogevo e di altre associazioni di categoria, forti dei rilievi dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo.