Il candidato sindaco di Pescara Carlo Costantini interviene sulla gestione della raccolta differenziata al Comune di Pescara e sul servizio di “porta a porta” che fa registrare uno stop:
“Circa un anno fa nemmeno le dimissioni del Presidente di Ambiente riuscirono a fermarlo. Anzi, alla contrarietà del Presidente di Ambiente sul suo progetto di raccolta differenziata Masci rispose: “Si va avanti”. Partiremo a metà settembre con Porta Nuova e ad ottobre con il centro di Pescara. Queste date sono confermate. Quando si ha un obiettivo si raggiunge”. Poi come sono andate le cose lo sappiamo tutti. Improvvisazione, superficialità, proteste, mancanza di isole ecologiche in numero sufficiente e disservizi hanno obbligato Masci a tornare indietro ed a dichiarare prima che si trattava di un programma provvisorio (parole che riportano direttamente al caso di Viale Marconi) e poi a fermare tutto, nel tentativo di evitare che si completasse l’ennesimo disastro e di scaricarne le conseguenza sulla prossima amministrazione.”
Questo il contenuto della dettagliata nota stampa di Carlo Costantini, candidato sindaco a Pescara, sulle gestione del servizio di “porta a porta” annunciato lo scorso anno dal sindaco Carlo Masci:
“Ad oggi, infatti, nemmeno Porta Nuova risulta completata, mancando sia Viale Marconi che il centro storico. L’avvio della campagna a Porta Nuova è avvenuto senza una preventiva informazione che è arrivata dopo l’eliminazione della raccolta stradale. L’avvio del porta a porta doveva essere accompagnato sin dall’inizio da ecoisole nella zona stadio che ad oggi ancora non sono ancora completate. Alle attività commerciali sono stati consegnati i bidoni carrellati da 240 e 360 per carta e plastica senza che questi fossero avvertiti ed oggi nelle zone in cui il servizio è stato avviato tali contenitori sono costantemente sul suolo pubblico, in quanto le attività non hanno spazi all’interno dove conservarli. La plastica viene raccolta il lunedì mattina e gli uffici che chiudono al venerdì lasciano sulla strada per 2 giorni i sacchi gialli come brutto ornamento cittadino. In alcune zone sono comparse strisce gialle a terra dove i residenti della zona dovrebbero accumulare buste e mastelli senza una segnaletica verticale e questi spazi sono spesso occupati da autovetture. Ma il diktat dello scorso anno “Si va avanti” quanto è costato ai commercianti, ai professionisti, alle imprese ed ai residenti di Pescara? 1) In primo luogo è costato un aumento medio del 5% sulla Tan, che tutti paghiamo senza avere ancora il servizio. 2) Poi è costato alcune decine di assunzioni pagate sempre con i soldi dei contribuenti pescaresi di personale che avrebbe dovuto dedicarsi al servizio. 3) Poi, ancora, è costato il disallineamento della pianificazione finanziaria degli investimenti. II piano prevedeva, infatti, delle economie dovute all’abbattimento dei conferimenti in discarica ed all’incremento dei ricavi per il conferimento di porzioni differenziate (vetro, carta, plastica, organico) che sono state perdute. 4) Inoltre, è costato il noleggio di mezzi specifici poi solo in parte utilizzati ed a breve il loro acquisto definitivo, per effetto della gara che nel frattempo è stata indetta. 5) Infine, è costato diverse decine di migliaia di euro per la comunicazione del progetto, tra cui Euro 15.000,00 per uno stand alla manifestazione Terra organizzata dalla MIRUS, altri 15.000,00 euro circa per spot televisivi e sulla stampa e diverse altre migliaia di Euro per affitti di sale e per incontri che, per via dei ritardi accumulati, si sono di fatto trasformati in passerelle elettorali per alcuni assessori e rappresentanti della maggioranza nel consiglio di Ambiente. Questo è l’ulteriore regalo ai pescaresi di Masci, nato ancora una volta dalla superbia e dalla supponenza di chi non ha voluto sentire nessuno – conclude Costantini – nemmeno chi all’interno della sua stessa maggioranza l’aveva avvisato del fatto che si sarebbe trattato dell’ennesimo disastro.”