Altri 27 decessi legati al Covid-19 in Abruzzo. Si tratta dell’incremento più consistente registrato in un solo giorno, dopo il record di 35 morti del 21 novembre scorso. 20 dei 27 deceduti sono del Pescarese.
Territorio che si conferma, con quello di Chieti, il più martoriato dal virus in questa fase dell’emergenza. Le 27 vittime hanno età compresa tra 54 e 97 anni. Oltre alle 20 della provincia di Pescara, cinque erano residenti in provincia di Chieti, una nel Teramano e una fuori regione. Con i 27 decessi recenti (14 sono dei giorni scorsi, ma sono stati comunicati solo oggi dalle Asl competenti), il bilancio delle vittime sale a 1.758. Del totale, 1.275 – cioè il 72,5% – riguardano il periodo da settembre ad oggi. Sono 550 le vittime dall’inizio dell’anno; 79 considerando solo l’ultima settimana.
552, intanto, i nuovi casi così come emersi dall’analisi di 6.342 tamponi molecolari: è risultato positivo l’8,7%. Ancora altissimi, nonostante i 18 giorni di zona rossa, i dati nell’area Pescara e Chieti, dove la variante inglese è responsabile del 70% dei contagi. Aumentano rapidamente, però, anche i contagi nell’Aquilano. Ancora un brusco aumento dei ricoveri, che passano dai 720 di ieri ai 736 di oggi. Le terapie intensive tornano al valore record di 85, già registrato martedì.