16 tra associazioni di categoria e sindacati: tutti insieme chiedono alla Regione immediati e concreti aiuti per un’economia al collasso.
Un appello-documento congiunto destinato alla Regione e sottoscritto da Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confocooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Ecco alcuni passaggi del lungo documento.
“La proclamazione della cosiddetta ‘zona rossa’ impone alla Regione Abruzzo un obbligo morale: fare presto. A cominciare da un nodo cruciale: la Regione chiarisca se ha proclamato la Zona Rossa nella certezza che le imprese abbiano da subito accesso ai ristori previsti per le Zone Rosse dichiarate dal governo nazionale. Su questo punto continuano a persistere troppe incertezze: le imprese devono sapere se, a fronte di una decisione autonoma della Regione Abruzzo, avranno diritto ai ristori. E lo devono sapere subito”.
“La chiarezza sui ristori è un atto imprescindibile” spiegano i rappresentanti di imprenditori, lavoratori dipendenti e pensionati, “ma anche sulla tempistica occorre fare chiarezza. I ristori annunciati in estate con le leggi Cura Abruzzo 1 e 2 sono ancora in gran parte non erogati, e a distanza di mesi questo è inaccettabile. Le imprese sono in enorme difficoltà e non sanno se e quando riceveranno sostegno: ecco perché riteniamo indispensabile un intervento di radicale cambio di passo anche nelle politiche del lavoro, attivando subito ammortizzatori sociali di carattere regionale mettendo in atto strumenti per creare nuova occupazione, ricollocare i lavoratori interessati da vertenze occupazioni e investire nella formazione professionale. Nessuna altra impresa deve chiudere per la burocrazia e nessun posto di lavoro va perso. Anche per questo – chiedono associazioni di categoria e sindacati – occorre mettere a disposizione delle imprese fondi per il microcredito e per nuova liquidità utilizzando anche i Confidi, cambiando passo sulla velocizzazione della spesa dei fondi comunitari 14/20, materia su cui l’Abruzzo a fine giugno era maglia nera d’Italia, e predisponendo progetti condivisi con le parti sociali per l’uso delle risorse previste dal Recovery Fund. Bisogna cambiare passo anche sulla nuova programmazione dei fondi comunitari 2021-2027 di cui si ignorano scelte e tempi, che devono invece seguire il metodo del confronto di merito preventivo con la parti sociali”.