Dalla corsa ai tamponi registrata a ridosso delle festività natalizie (6630 test molecolari e 20919 antigenici analizzati) emergono 686 nuovi casi in Abruzzo nelle ultime 24 ore, tre morti e 141 guariti.
I 686 contagiati hanno un’età compresa tra 2 e 93 anni, il totale dall’inizio dell’emergenza in Abruzzo sale a 95670. Si tratta del dato più alto mai registrato nel 2021, pur restando lontano dal record di 939 del 10 novembre 2020. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (di età compresa tra 82 e 85 anni, tutti in provincia di Chieti) e sale a 2629. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 84736 dimessi/guariti (+141 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 8305 (+542 rispetto a ieri). Nel totale sono compresi anche 1667 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche. 132 pazienti (+2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 17 (+2 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 8156 (+538 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 6630 tamponi molecolari (1691108 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 20919 test antigenici (1625129). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 2.49 per cento.
Del totale dei casi positivi, 23803 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+158 rispetto a ieri), 24298 in provincia di Chieti (+241), 22653 in provincia di Pescara (+198), 23982 in provincia di Teramo (+73), 769 fuori regione (+15) e 165 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Alla luce dei dati odierni, in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto sale al 9% per le terapie intensive ed è fermo al 10% per l’area non critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti continua a salire e arriva a 250 (soglia limite 50), registrando il valore più alto degli ultimi dieci mesi e, in particolare, dalla fine di febbraio.
A livello territoriale, i numeri più alti sono ora quelli della provincia di Pescara che, in rapido peggioramento, supera quella di Teramo: l’incidenza settimanale schizza a 270; il solo capoluogo adriatico ha un’incidenza pari a 269. Segue il Teramano, con 267. Poi ci sono il Chietino (224) e l’Aquilano (223). L’ultima volta che l’incidenza dei contagi ha raggiunto valori analoghi a quelli attuali, i ricoveri erano tra le cinque e le sette volte superiori a quelli odierni. Per quanto riguarda i decessi, nell’ultima settimana sono stati 15, negli stessi sette giorni del 2020 furono una sessantina. Gli attuali valori di incidenza con i parametri in vigore fino alla primavera scorsa avrebbero imposto la zona rossa per tutte quelle aree con un dato superiore a 250.