Anche in Abruzzo, come nel resto dell’Italia, la riapertura delle scuole potrebbe favorire la risalita dei casi Covid. L’esperto consiglia: attenti ai nonni
Settembre, si riparte. Le scuole riaprono, anche gli uffici e le aziende tornano a pieno regime; ma la domanda che, ormai da qualche anno, si pongono in tanti è: “Il Covid rialzerà la testa? E come?”
Risponde il professor Paolo Fazii, direttore U.O.C. Microbiologia e Virologia dell’ospedale di Pescara:
“Con la riapertura delle scuole c’è la possibilità per bambini e ragazzi di contrarre il Covid. Tuttavia, se la maggior parte degli studenti verrebbe colpita in maniera lieve, la stessa cosa non si può dire per i loro nonni. La preoccupazione infatti riguarda le persone più fragili, ad esempio gli anziani, verso i quali i ragazzi potrebbero fungere da vettori e contagiarli. È opportuno vaccinarsi con i sieri più aggiornati, per evitare conseguenze più gravi”.
Fazii ricorda anche che esistono antivirali da somministrare ai primi sintomi del Covid, consigliati a chi soffre di particolari patologie allo scopo di fermare il virus sul nascere. Chi vuole stare più tranquillo può ricorrere alla mascherina nei luoghi chiusi o affollati e a tutte le altre misure precauzionali cui ormai siamo abituati, come lavarsi spesso le mani.
Ma c’è anche una una notizia confortante: la patogenicità di questo virus sembra esse minore rispetto a prima. Non per questo però l’attenzione deve venire meno, soprattutto per le persone più deboli il virus rappresenta comunque un pericolo le cui complicanze possono rivelarsi molto serie.