In queste ore è in via di definizione la lista delle attività commerciali che dal primo febbraio continueranno a essere a ingresso libero.

Oltre ad alimentari, farmacie e sanitari, ci sarebbero anche i negozi di ottica, quelli dove si acquistano pellet o legna per il riscaldamento, quelli in cui si trovano articoli per gli animali, così come i benzinai e le edicole. Esclusi da questa lista sembrerebbero essere i tabaccai, una intenzione che se confermata, secondo gli operatori avrebbe ripercussioni negative per tanti cittadini.

Gianluca Grimi titolare di un bar tabacchi a Teramo sottolinea che è: “Una scelta gravissima quella del governo di escludere le tabaccherie dai servizi essenziali, non esentate dalla certificazione verde, non si tratta di una preoccupazione economica inerente alle vendite di gratta e vinci o sigarette: il punto che più mi preme, è la valenza sociale della questione. Noi tabaccai eroghiamo servizi essenziali, in esclusiva o in supplenza dell’apparato principale di erogazione”.