Covid Abruzzo, il presidente dell’ANEC Zitella: “La maggior parte dei cinema non riapre”

Dopo il via libera del Governo sulla riapertura dei cinema il prossimo 26 aprile, molte sale, in Abruzzo, non riapriranno a causa dei pochi film, di un protocollo non ancora ben preciso e della diffidenza delle persone. Così il presidente dell’ANEC Abruzzo, Tony Zitella al Tg8.

E’ buio pesto in sala ma non per la proiezione dei film quanto perché la maggior parte dei cinema, in Abruzzo, nonostante il via libera del Governo per il prossimo 26 aprile, non riapre. E’ quanto sottolinea il presidente regionale ANEC, l’associazione che riunisce gli esercenti cinematografici. I motivi? Li precisa Tony Zitella:

“Innanzitutto manca un protocollo definitivo con tutti i punti da attuare anti covid, poi i film sono pochissimi perché le case cinematografiche non producono, c’è la diffidenza delle persone e indossare la mascherina in sala, nonostante siano adottate tutte le misure di sicurezza e la sanificazione, scoraggia i potenziali spettatori. Tranne una breve pausa – prosegue – i cinema sono stati in pratica chiusi un anno. Ci hanno detto di poter proiettare le pellicole all’aperto ma fa ancora freddo. Non capiamo perché nei ristoranti, ad esempio, è consentito per ovvi motivi togliere le mascherine e nelle sale cinematografiche, nonostante la distanza e la sanificazione no”. Insomma per Tony Zitella il gioco non vale la candela e riaprire per poche persone comporterebbe costi non sostenibili e scarsi ricavi. Tant’è che, ribadisce Zitella, questo settore è stato uno dei più colpiti economicamente dal covid, “speriamo che in futuro le cose andranno meglio perché stare un anno fermi non è affatto semplice”. Insomma l’attesa è che il famoso “Ciak si gira” possa tornare in scena e non si vada, invece, ai titoli di coda.

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