Nel primo giorno di zona arancione, scattata per effetto dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, all’esito del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero, in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto è al 20% per le terapie intensive e sale al 32% per l’area non critica, a fronte di soglie limite rispettivamente del 20 e del 30%.
L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, da oltre un mese superiore alla soglia limite di 150, è a 1.970. La pressione ospedaliera, dunque, continua ad aumentare. E infatti il governatore Marco Marsilio, con un’ordinanza in cui si sottolinea “il continuo aumento del numero di persone ricoverate nei reparti ospedalieri di Area medica e Terapia intensiva”, impone alle Asl abruzzesi, “ove necessario a decongestionare i nosocomi pubblici di rispettiva afferenza, di avvalersi delle case di cura private accreditate della Regione Abruzzo, per l’assistenza dei pazienti Covid-19 necessitanti di ospedalizzazione, ma non bisognevoli di trattamenti di terapia intensiva o sub intensiva”.
Il provvedimento, sottoscritto, oltre che da Marsilio, anche dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e dal direttore del dipartimento Sanità, Claudio D’Amario, stabilisce inoltre che le Asl devono “rimodulare ed adeguare temporaneamente, per il periodo dell’emergenza, gli assetti organizzativi delle strutture accreditate coinvolte nell’assistenza Covid, allo scopo di garantire l’assistenza ai pazienti Covid e contestualmente mantenere, ove possibile, l’offerta sanitaria già oggetto degli accordi negoziali e nei limiti dei tetti di spesa, anche presso diverse sedi erogative, a garanzia dei
livelli essenziali di assistenza”.
In ogni casi gli ultimi dati continuano a confermare la frenata della corsa del virus, anche se i numeri sono stabili su valori altissimi. Il totale dei contagi accertati in una settimana è pari a 25.230: il totale, anche in termini percentuali, è invariato rispetto ai sette giorni precedenti, segno di come la crescita si sia arrestata. I nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore sono 1.568. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari (3.109) e tamponi antigenici (10.391), è pari all’11,61%. Si registrano dieci decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 2.758. Gli attualmente positivi sono 92.661 (+1.047): 419 pazienti (+7) sono ricoverati in ospedale in area medica e 37 (+1) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 92.205 (+1.039) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 97.753 (+510). Il totale dei casi accertati dall’inizio dell’emergenza ad oggi sale a 193.172.