La performance dell’Abruzzo in materia di genotipizzazione del virus del Covid-19 è la migliore in Italia. La media del 6.05% dei casi sequenziati consente in parte di identificare le varianti più contagiose del virus.
Lo studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità “Prevalenza e distribuzione delle varianti dei virus Sars-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia” ha messo in evidenza l’importante lavoro che viene svolto nei laboratori abruzzesi. Lo rende noto il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio. In Italia ben undici regioni non raggiungono l’1, tre si attestano tra l’1 e il 2, e due tra il 2 e il 3. Dopo l’Abruzzo c’è la Provincia Autonoma di Bolzano con il 5.08%, la Sardegna con il 4.05% e l’Umbria con il 3.06%. Lo studio dell’Iss, ripreso in un report della Fondazione Gimbe, comprende il periodo temporale compreso tra il 28 dicembre 2020 e il 19 maggio scorso.
“Il sistema sanitario teso a combattere il propagarsi del virus nella nostra regione ha funzionato anche grazie alla capacità di potenziare il sequenziamento – osserva Marsilio – Sono questi risultati che, oltre a portarci in zona bianca dalla prossima settimana, così da diventare la quarta regione in Italia a farlo, ci permettono di guardare con maggiore serenità anche al futuro, nella certezza che il sistema di sorveglianza messo in atto può già nell’immediatezza mettere in evidenza possibili campanelli d’allarme permettendo alle strutture sanitarie di attivare repentinamente ogni azione di tutela e lotta al contagio”.