È l’Abruzzo la regione a più alta incidenza Covid nella settimana tra il 7 e il 13 dicembre: lo dicono ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, rettificando quanto comunicato ieri
L’Abruzzo ha fatto registrare, in media, 222 casi per 100 mila abitanti, precedendo il Lazio (148 casi) e l’Umbria (139). In Sicilia l’incidenza più bassa, pari a 2 casi per 100mila abitanti. Dal monitoraggio è emerso che scende l’incidenza di casi Covid-19 pari a 94 per 100.000 abitanti e diminuisce anche l’indice di trasmissibilità (Rt) a 0,80 che resta sotto la soglia epidemica, mentre aumentano leggermente i ricoveri in area medica e quelli in terapia intensiva.
Il numero di contagi registrati sempre nel periodo 7-13 dicembre 2023 è 55.542, in calo rispetto alla settimana precedente quando erano 59.498. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 05/12/2023 è pari a 0,80 (0,77-0,83), sotto la soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt 0,98 al 28/11/2023) mentre l’incidenza di casi diagnosticati e segnalati nel periodo 07/12/2023-13/12/2023 è pari a 94 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto
alla settimana precedente (101 casi per 100.000 abitanti nella settimana 30/11/2023-06/12/2023).
Quanto alle vaccinazioni, oggi il dipartimento della Salute della Regione Abruzzo ha diffuso i nuovi dati: sono complessivamente 122476 le vaccinazioni antinfluenzali e anti Covid eseguite in Abruzzo tra il 9 settembre e il 13 dicembre scorsi.
Le vaccinazioni antinfluenzali sono state 108957 (di cui 86653 su pazienti over 65), mentre quelle anti Covid 13519 (di cui 11742 su pazienti over 60).
La maggior parte delle somministrazioni è avvenuta negli ambulatori dei medici di medicina generale (88916 antinfluenzali e 3928 anti Covid), oltre che nei centri vaccinali delle Asl (14339 e 7281) e nella rete delle farmacie territoriali (5702 e 2310).
Va precisato (in seguito alla circostanza che questi dati ancora non compaiono nelle tabelle statistiche nazionali), che in seguito all’attacco hacker alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila della scorsa primavera, la Regione ha avviato la migrazione dei dati sanitari sulle piattaforme informatiche del Polo Strategico Nazionale. Un processo che rientra nel più ampio piano di digitalizzazione della sanità regionale, per il quale è previsto un investimento di circa 50 milioni di euro.
Nell’ambito di questo programma, attuato per garantire la più alta sicurezza delle informazioni, tra ottobre e novembre scorsi è stato effettuato il trasferimento dei dati vaccinali tra il vecchio sistema Poste e la nuova anagrafe regionale, che comunicherà direttamente con le infrastrutture AVC del Ministero della Salute, oltre a permettere a ciascun utente di accedere alla propria situazione vaccinale personale. La migrazione dovrebbe concludersi entro la prossima settimana, con il riallineamento dei dati abruzzesi con quelli delle altre Regioni.