Comunicato Presidente del Consiglio regionale Sospiri su riunione Comitato tecnico-scientifico emergenza Covid e nomina Ufficio Presidenza
“Il Comitato Tecnico-Scientifico individuato per l’emergenza Covid-19 dovrà aiutarci a scrivere la legge ‘Cura Abruzzo 3’, con la riprogrammazione dei fondi strutturali Fesr e Fsc, concentrandoci non solo sulla marginalità, ma soprattutto su chi produce lavoro e reddito e crea occupazione, quindi sulle partite Iva e sulle micro e piccole imprese, che sono l’ossatura della nostra economia. Abbiamo individuato le principali linee d’azione, fra cui efficientamento energetico, sostenibilità, microcredito, scuola e formazione”.
“Dal Comitato ci aspettiamo proposte veloci, semplici e attuabili per rendere utile il plafond di cui disporremo, di 40 o 50 milioni di euro”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri aprendo i lavori della seconda riunione del Comitato tecnico-scientifico insediato per elaborare e suggerire misure di intervento per fronteggiare le problematiche economiche determinate sul territorio abruzzese dall’emergenza Covid-19. Presenti all’incontro tutti i componenti, ovvero Giuseppe Mauro, Christian Corsi, Daniele Giangiulli, Vincenzo Di Baldassarre, Donatella D’Amico, Pasquale Marchese, Rocco Micucci, Sandro Sala, Benigno D’Orazio e Marco Fracassi.
“Innanzitutto la riunione ha visto la nomina dell’Ufficio di Presidenza del Comitato, ovvero: il Presidente è Benigno D’Orario, vicepresidente la dirigente scolastica Donatella D’Amico, Segretario Daniele Giangiulli. Quindi il vertice è entrato nel cuore della tematica. “La Regione – ha spiegato il Presidente Sospiri – ha individuato alcune linee di intervento senza scendere nel dettaglio perché vogliamo farlo con il supporto del Comitato.
Sulle linee previste nella riprogrammazione dei fondi Fesr c’è l’efficientamento energetico perché riteniamo centrale il tema della sostenibilità, con una ipotesi di disponibilità di 10 milioni di euro per far scorrere tutta la graduatoria dei progetti finanziabili; interventi per la mobilità sostenibile nei Comuni capoluogo per 6 milioni di euro; interventi contro il dissesto idrogeologico per 20 milioni di euro. Sul Fondo Sviluppo e Coesione, che abbiamo noi e non le regioni del nord, abbiamo previsto 7 linee strutturali tra cui 10-15 milioni di euro per il microcredito, su cui abbiamo già previsto 9 milioni di euro con la legge 9 che non è stata impugnata; 10-15 milioni di euro per finanziare le imprese individuali che acquistano attrezzature; un bonus per le imprese per l’assunzione a tempo indeterminato di persone disoccupate causa Covid per 10 milioni di euro; 8 milioni di euro per il personale sanitario; 5-10 milioni di euro per l’inclusione sociale; 10 milioni di euro per la formazione di lavoratori disoccupati causa Covid-19; 1 milione di euro per famiglie e imprese per garantire la connessione internet e smart working.
La Regione porta all’attenzione del Comitato tecnico-scientifico la propria proposta senza rete e non abbiamo remore a emendarci perché la nostra è una proposta sicuramente perfettibile e migliorabile. Per ora – ha aggiunto il Presidente Sospiri – manca ancora il Piano delle Opere pubbliche perché stiamo aspettando che i RUA verifichino l’effettiva possibilità di giungere a un obbligo giuridicamente vincolante di alcune opere, ovvero alla firma dei contratti dopo una gara, perché possiamo immaginare la possibilità di riprogrammare se abbiamo dimenticato qualche intervento strategico. In più aggiungiamo le due leggi fatte con coraggio, la 9 e la 10, ricordando che anche le due norme sono emendabili, perché siamo disponibili ad apportare alcune correzioni se opportuno. Dunque il lavoro del Comitato dovrà puntare sulla riprogrammazione dei fondi strutturali per adottare misure sulla nostra economia, quindi i fondi FSE a tutela dei livelli occupazionali e Fesr per sostenere il credito.
Nell’attesa il Presidente Marsilio ha anche premuto per l’approvazione del rendiconto che ci permetterà di utilizzare il nostro avanzo che è importante, complessivamente potremmo parlare di 105 milioni di euro, dunque, fatta salva la quota di accantonamento per il debito, avremmo un tesoretto di 40-50 milioni di euro che sono già disponibili e che, se non dovessero utilizzati, comunque tornerebbero sull’avanzo. Oggi dobbiamo concentrarci su proposte di legge che abbiano una ricaduta diretta sullo sviluppo della Regione, che vadano a consolidare i livelli occupazionali. Proposte sul Turismo che è per noi il tema dei temi, vogliamo costruire norme che creino una leva di sviluppo”.
“Il primo obiettivo – ha detto il Presidente del Comitato D’Orazio – sarà quello di ristabilire la fiducia per le imprese che spesso non tentano neanche di accedere ai fondi resi disponibili per timore di spendere risorse senza poi ottenere i rimborsi previsti”. “Credo che si debba agganciare il momento storico con delle linee tematiche per dare un quadro di un Abruzzo sostenibile e verde, individuando delle aree che comprendano – ha detto il professor Giuseppe Mauro – il sociale; imprese e attività produttive; istruzione e formazione; turismo-cultura e borghi; infrastrutture e ambiente”.
A sottolineare l’importanza di investire sulla formazione è stata la dirigente e vicepresidente del Comitato D’Amico:
“In Abruzzo, secondo i dati Istat 2019, dunque pre-Covid, nella fascia di età compresa tra i 20 e i 35 anni, ovvero il nostro futuro, ci sono 200 mila giovani, e il 15 per cento di essi sono disoccupati, ovvero 30 mila ragazzi, e con la crisi del Covid-19 suppongo che il numero sia anche cresciuto. Il nostro compito dovrà essere quello di investire su questa fascia d’età pensando, ad esempio, agli incubatori d’impresa. Poi la scuola che oggi è già in grave difficoltà, la prima prova sarà costituita dagli esami di Stato ai quali, però accederà uno studente per volta. A settembre non sappiamo come riprenderà effettivamente l’attività”.
“Le linee indicate dalla Regione – ha detto l’avvocato Di Baldassarre – devono essere il vademecum da cui parte il lavoro del Comitato, ogni misura economica che andremo a elaborare, settore per settore, dovrà avere l’effetto moltiplicatore per far crescere la microimpresa non farla solo sopravvivere”.