Covid: anche l’Abruzzo riparte dalla zona gialla

Dopo tante attese e non poche polemiche, una su tutte la conferma del coprifuoco alle 22, è arrivato il 26 aprile: giorno del ritorno in giallo di quasi tutta Italia. Per l’Abruzzo prove generali di maggiori libertà già ieri, complice il bel tempo. Oggi riaprono bar e ristoranti all’aperto sia a pranzo che a cena.

Se da un lato amministratori e medici invitano alla massima cautela, ricordando ai cittadini che il ritorno in zona gialla non può e non deve significare un liberi tutti, di contro l’attesa per un primo significativo ritorno a molte ‘normalità’ era tanta. In Abruzzo già ieri, complice il bel tempo, prove generali di vita all’aperto lungo la costa così come nelle zone interne. In tanti hanno approfittato a far più di due passi a piedi piuttosto che in bicicletta: il desiderio di tornare a vivere è innegabilmente tanto. E oggi vedremo come gli abruzzesi reagiranno al caffè preso al bar piuttosto che al pranzo, ma anche alla cena, comodamente seduti in ristorante.

Da oggi, lunedì 26 aprile, quasi tutta Italia torna in zona gialla. Si cominciano ad allentare le restrizioni anti-Covid e a riaprire una serie di attività, come bar e ristoranti o cinema e teatri. Nelle zone arancioni e rosse le regole non cambiano, ma in area gialla arrivano una serie di novità: in primis il via libera agli spostamenti (senza bisogno di autocertificazione) tra le Regioni in questa fascia. Ok alle visite ad amici e parenti, con un solo spostamento al giorno verso un’abitazione privata, in massimo 4 persone oltre ai minorenni. Mentre per spostarsi da o verso regioni rosse o arancioni servirà il pass cartaceo (rappresentato dal certificato vaccinale, di negatività al tampone o di guarigione dal covid).

Ok sport all’aperto, anche di squadra e di contatto.

Nell’Abruzzo in zona gialla tornano a riaprire bar e ristoranti: potranno però farlo solo quelli che dispongono di tavolini all’aperto. E a tal proposito non sono mancate le polemiche da parte di coloro che non possedendo spazi all’aperto di fatto rischiano di non percepire i tanto attesi cambiamenti. Per riaprire al chiuso bisognerà aspettare ancora, almeno fino al 1° giugno secondo quanto stabilito dalla road map del governo. Nel frattempo tuttavia, da oggi potranno ripartire bar e ristoranti all’aperto: potranno lavorare sia a pranzo che a cena, sempre nel rispetto del coprifuoco che è confermato e scatta dalle ore 22.00 fino alle 5.00.

Da oggi tonano anche in classe moltissimi studenti: nelle zone gialle (così come in quelle arancioni) infatti tornano in classe anche le scuole superiori in una percentuale che va da un minimo del 70% in presenza a un massimo del 100%. L’obiettivo, ha sottolineato però il governo, è quello di rientrare totalmente in presenza almeno per quest’ultimo mese dell’anno scolastico.

Riaprono anche cinema, teatri e sale da concerto, con una capienza ridotta al 50% e un massimo di spettatori consentiti che non va comunque oltre le mille persone all’aperto e le 500 al chiuso. Bisognerà rispettare il distanziamento tra i posti e questi saranno assegnati tramite previa prenotazione. Sarà sempre obbligatorio indossare le mascherine.

Resta, dopo le ore 18, il divieto di asporto per le attività identificate dal codice Ateco 56.3. Riparte anche la cultura, con il via libera all’apertura di cinema, teatri, sale concerto, live club, nel rispetto dei protocolli. Le scuole superiori riprendono in presenza al 70% dalle prime alle quarte classi e al 100% nelle quinte. In vista del passaggio in zona gialla, il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha più volte rilanciato l’appello alla prudenza:

“Con la riapertura delle attività all’aperto – ha detto – ci potranno essere maggiori rischi e, quindi, bisogna sempre tenere alta la guardia e rispettare le misure di protezione con la massima serietà”. Dopo le valutazioni degli esperti dell’Unità di crisi regionale, che si è riunita venerdì, sono undici i comuni in zona rossa. In alcuni di questi le maggiori restrizioni vengono solo prorogate, in altre sono in vigore a partire da oggi. In quelle località sono chiusi, tra l’altro, ristoranti, bar, parrucchieri e centri estetici ed è vietato uscire di casa se non per questioni di lavoro, salute o necessità. L’ordinanza del presidente della Regione, in vigore dalla mezzanotte odierna, sarà valida fino a domenica 2 maggio compresa. Di seguito l’elenco completo dei comuni in zona rossa. Provincia dell’Aquila: Capitignano, Oricola, Sante Marie, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Barisciano, San Pio delle Camere. Provincia di Teramo: Martinsicuro, Giulianova, Torricella Sicura e Castellalto. Sempre da oggi escono dalle maggiori restrizioni Avezzano, Celano, Carsoli, Magliano dei Marsi, Civitella Roveto, Luco dei Marsi, Ocre, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Prata d’Ansidonia, Caporciano, Roccacasale, Collarmele, Navelli, Nereto, Campli, Morro d’Oro, Ancarano e Mosciano Sant’Angelo. Nessun comune è in zona rossa nelle province di Chieti e Pescara.

 

Barbara Orsini: