Negli ultimi giorni la Asl di Teramo ha registrato una diminuzione dei ricoveri di pazienti Covid positivi. A sottolinearlo, dati alla mano, è stato questa mattina il direttore generale Maurizio Di Giosia che ha sottolineato come l’azienda sanitaria stia reggendo bene e come stia aiutando anche altre realtà con il ricovero di alcuni pazienti dalla provincia dell’Aquila.
“Per quanto riguarda i nuovi positivi a fronte di un trend del 10 aprile di 100 positivi su 1319 tamponi, pari al 7,58 per cento ieri, ieri su 316 tamponi sono stati registrati cinque positivi, pari all’1,58 per cento – ha detto – ma ovviamente quest’ultimo dato non può essere preso come riferimento perché la domenica si fanno meno tamponi. Però la situazione dei ricoveri regge bene, registriamo un trend a crescita zero”.
Con la destinazione del terzo lotto dell’ospedale a presidio Covid la Asl di Teramo era stata costretta a chiudere l’hospice. Struttura che tra pochi giorni riaprirà nei locali della Asl a Casalena e dove, a regime, potrà ospitare fino a 15 posti. Ad annunciarlo, questa mattina, è stato il direttore della Asl Maurizio Di Giosia insieme al nuovo primario dell’Hospice Claudio Di Bartolomeo.
“Il mio ruolo è quello di dirigere un’unità operativa che si scompone in una parte residenziale e una territoriale – ha detto Di Bartolomeo – facendo riferimento ai dati del 2019 abbiamo assisituto oltre 230 pazienti in hospice per circa 3.300 giornate assistenziali”. Sul territorio, invece, i pazienti assistiti sono stati oltre 400, per un numero ancora più importante di giornate assistenziali. “Si tratta di un servizio che dobbiamo implementare, dovendo assistere quella porzione di pazienti che non ha la possibilità di avere benefici dalle cure attive e su cui bisogna agire in maniera ancora più pressante a fronte di una fragilità incombente – ha concluso .- e rinnovo la richiesta alla direzione aziendale perché si possa implementare l’organico, che è fermo a quando fu attivato l’hospice, in un regime sicuramente ridotto e con un numero di posti e pazienti inferiori all’attuale”.
Da una campagna di vaccinazione anti Covid mirata con tanto di riorganizzazione del day hospital all’attivazione di una piattaforma multigenica che consentirà a alle donne con tumore alla mammella ormonsensibile di poter essere testate con nuovi sistemi che consentiranno ai medici referenti di disegnare le strategie terapeutiche più adeguate. Sono alcune delle novità illustrate questa mattina dal mnuovo primario dell’oncologia di Teramo e Atri Katia Cannita, che ha sottolineatro come la Asl stia già selezionando le pazienti da sottoporre ai relativi test.
“C’è poi una progettualitò di medicina personalizzata con la dottoressa Chiatamone (ndr il nuovo primario dell’unità operativa complessa di anatomia patologica) – ha detto Cannita – nel mese di maggio dovremmo partire con le profilazioni geniche che ci consentiranno di valutare la potenziale tossicità della chemioterapia per i nostri pazienti arrivando così a una medicina personalizzata e di precisione, dando a ciascuno ciò di cui ha bisogno”. Sono inoltre in fase di valutazione con il direttore sanitario Maurizio Brucchi il progetto “Care”, “che consentirà di portare l’oncologia a casa dei pazienti, evitando ai pazienti con tumore alla mammella di evitare gli accessi inutili in ospedale” e lìutilizzo di un’app che consentirà ai pazienti e ai caregiver “di comuncare al medico referente i sintomi correlati a malattia piuttosto che alla qualità vita o che possono richiamare un rischio di infezione da coronvairus”. La app prevederebbe anche l’integrazione con medico di medicina generale.