A Chieti il sindaco sospende fino al 14 marzo scuole dell’infanzia, nidi e ludoteche. “Una scelta in linea con i dati contenuti nell’ordinanza regionale”.
Nel corso delle ultime settimane si è verificato un incremento dei casi sia tra gli alunni, sia tra il personale docente e non docente, oltre ai rispettivi contatti famigliari e ciò ha assunto connotazioni meritevoli di ulteriori analisi e valutazione. A causa dell’incremento dei casi in alcuni istituti, è stato necessario porre in quarantena intere classi di studenti, pertanto, in diversi Comuni si è ravvisata la necessità di tornare in DAD non solo nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, ma anche in tutti gli altri gradi di istruzione. Gli attuali 379 casi attivi sul fronte provinciale, vedono 320 casi interessare gli alunni: il 12 per cento fra 0-14 anni e il 6 per cento tra i 14-19 anni. Chieti, come totale di alunni contagiati è al primo posto in provincia con 90 casi.
“Sapremo di più anche all’esito dello screening in corso in città oggi e domani e dedicato proprio alla popolazione scolastica che abbiamo chiamato ad aderire in quanto era rimasta fuori dalle attività di screening della Asl.
Per quanto riguarda le attività economiche, la Regione ha disposto con l’ordinanza che siano sospese le attività al dettaglio, ad eccezione della vendita di generi alimentari e di prima necessità, per tutte le altre si applica la normativa contenuta nel DPCM 2 marzo 2021 e quindi relativa alle zone arancioni, così com’è stata classificata la nostra Regione.
Questo, il quadro, non possiamo che appellarci al senso di responsabilità della comunità teatina, rammentando ai cittadini di adottare tutte le misure necessarie a tutelarsi e tutelare gli altri dal contagio e dalla diffusione del virus, con la speranza che la campagna vaccinale annunciata, finalmente si velocizzi e interessi l’intera cittadinanza ”.