La notizia che anche in Abruzzo molti tra anziani residenti nelle Rsa e familiari attendevano da mesi: il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza. Necessario, tuttavia, il green pass.
“Ho appena firmato l’ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa. Ringrazio le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico che hanno lavorato in sintonia con il ministero della Salute per conseguire questo importante risultato. È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli”.
L’ingresso nelle Rsa è consentito solo a visitatori in possesso di Certificazione Verde Covid-19. Lo specifica il documento del ministero Salute. “Le Certificazioni – si legge – fatto salvo diversa successiva indicazione normativa nazionale, possono essere utile strumento di orientamento alla regolamentazione di visite e uscite programmate, compatibilmente alla situazione locale e alla specificità di servizi e strutture che possono accogliere utenti con diverso grado di fragilità e rischio trasmissione infettiva. La certificazione non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio”.
Le misure per l’accesso di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, strutture residenziali di assistenza sociosanitaria riabilitazione e lungodegenza e strutture residenziali socio-assistenziali, “potranno essere rimodulate” in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico “anche in senso più restrittivo” dal direttore sanitario o l’autorità sanitaria.
Tenuto conto della rilevanza assistenziale e del benessere psicosociale dei residenti va garantita la possibilità di uscite programmate degli ospiti e rientri in famiglia”. lo prevede il documento sulle regole nelle Rsa del ministero della Salute. “L’uscita programmata degli ospiti – si legge – richiede una specifica regolamentazione da parte dei responsabili anche in ordine alla stabilità clinica del residente e del suo livello di autonomia e fragilità, nonché per specifiche esigenze riabilitative. È sempre necessaria la firma di un patto di reciproca responsabilità fra struttura e ospite o figure legalmente rappresentative”.
“L’accoglimento di nuovi ospiti nelle Rsa è permesso nelle strutture in cui non sono presenti ospiti Covid-19 positivi, cioè strutture ‘Covid-free’. Laddove presenti ospiti positivi l’accoglimento è permesso solo nel caso in cui il modello organizzativo o strutturale garantisca una netta separazione delle attività dedicate, secondo valutazione dei Direttori delle strutture e in base alle possibilità delle stesse di gestire in modo completamente autonomo le aree con pazienti Covid-19 da quelle con gli assistiti negativi”. Lo prevede il documento sulle regole nelle Rsa del ministero della Salute. Riguardo i nuovi ingressi nelle Rsa, nelle strutture con più del 95% dei vaccinati i nuovi ospiti con una protezione vaccinale completa non avranno quarantena all’ingresso e nessun test iniziale ma solo uno screening periodico come gli altri ospiti. I nuovi ospiti con protezione vaccinale parziale, potranno programmare nella struttura la seconda dose, non avranno quarantena all’ingresso ma un test iniziale, dopo 7 giorni e successivamente uno screening periodico come gli altri ospiti Invece, i nuovi ospiti non vaccinati ma guariti dal Covid-19 da non più di sei mesi, non avranno nè quarantena nè test all’ingresso ma al termine dei 90 giorni è prevista la programmazione di una singola dose vaccinale. Infine, i nuovi ospiti non vaccinati avranno un perido di quarantena di 10 giorni, un test all’ingresso e a 10 giorni e la programmazione tempestiva della prima dose di vaccino. “ln ogni caso – precisa il documento – si evidenzia, coerentemente con le previsioni del D.L. 44 del 2021 , l’obbligo della vaccinazione anti-Covid19 per tutto il personale sanitario e gli operatori di interesse sanitario. Diversamente, per i volontari, addetti all’animazione o ad altre attività occasionali vale quanto previsto dal green pass (certificazione verde Covid-19) o attestazione (non autocertificazione) delle stesse condizioni”.