Con Marche, Piemonte e Valle d’Aosta anche l’Abruzzo da oggi torna in zona gialla
La nostra regione è tra le due classificate a rischio Alto: Liguria e Abruzzo restano in questa fascia a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati al Ministero; cinque regioni sono classificate a rischio Moderato (Calabria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia e Sardegna). Le restanti 14 regioni sono classificate a rischio basso.
L’Abruzzo passa dalla mezzanotte in zona gialla ma ha un indice Rt sopra 1, pari a 1,24 ed è un dato non affidabile al 100% perché la completezza dell’informazione risulta al di sotto della soglia di qualità prevista. Per questo motivo la classificazione del rischio è alta. L’incidenza è di 853 positivi su 100mila abitanti. Questi i dati ministeriali.
Di fatto il passaggio di colore non cambia di molto le regole: tornano gli spostamenti liberi anche per chi non è vaccinato. Resta l’obbligo del super Green pass per andare al bar, al ristorante e in discoteca e quello base per entrare negli uffici pubblici e nei negozi.
La cosa certa è che si lavora per continuare a vaccinare il più possibile. Bambini, adolescenti, terze dosi e gli over 50 ancora resistenti nonostante le restrizioni proprio a loro destinate dal 15 febbraio.
“Tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica che continua a registrare un’elevata circolazione del virus Sars-CoV-2” e “nel rispetto del principio di massima precauzione, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, “è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale)” purché “sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale”.
Così la circolare firmata dal Dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza in merito alla ‘4a’ dose.