Il carcere milanese di Bollate al primo posto, seguito dal penitenziario di Chieti, dal romano Rebibbia e dal Lorusso di Palermo. Resta immutata la mappa geografica del contagio da Covid 19 tra i detenuti, fotografata dai numeri comunicati dal Dap ai sindacati della polizia penitenziaria e aggiornati alle 20 del 15 febbraio.
A Bollate i positivi sono 66, quasi tutti (63) asintomatici. Un dato largamente superiore a quello degli altri penitenziari del capoluogo lombardo. A San Vittore i casi sono 27, con 2 ricoveri in ospedale. Ad Opera invece 15 (9 asintomatici, 3 in ospedale e 3 con sintomi). Un altro focolaio in Lombardia è nel carcere di Bergamo, con 27 detenuti, tutti asintomatici. La situazione resta invariata rispetto a 10 giorni fa nel carcere di Chieti con 48 positivi (43 gli asintomatici, 2 ricoverati in ospedale, 3 con sintomi curati in carcere). Così come a Rebibbia: tra le varie strutture i contagi sono 48, con 5 detenuti in ospedale, uno con sintomi curato in carcere e tutti gli altri asintomatici. Anche al Lorusso di Palermo il focolaio non perde vigore: 43 i detenuti colpiti dal Coronavirus, quasi tutti (41) asintomatici. Altro cluster con 26 detenuti contagiati, (2 in ospedale, 5 con sintomi e 19 asintomatici) nel carcere di Torino, che è al primo posto per casi (19) tra il personale della polizia penitenziaria. Per quanto riguarda gli agenti, ce ne sono 17 positivi tra il personale di Rebibbia, 16 tra gli addetti al carcere napoletano di Secondigliano (dove invece i detenuti contagiati sono 5, di cui uno in ospedale), 12 al Lorusso, a cui vanno aggiunti 3 appartenenti al personale amministrativo.