Tra le 30 piazze italiane dove oggi va in scena la protesta del mondo del wedding ( matrimoni) c’è anche Pescara. Una manifestazione, in piazza della Rinascita alle 10, senza connotazioni partitiche e associative che vuol essere rappresentativa di tutti gli imprenditori del comparto ma anche dei tanti sposi i cui matrimoni hanno subito fino a 2 anni di rinvio.
Chiedono regole certe ma soprattutto una data zero dalla quale ripartire senza più ulteriori dannosi rinvii. Questo chiedono i tanti imprenditori del settore, tra i più penalizzati dalla crisi covid, anche alla luce di alcune scelte a loro dire incomprensibili e contestabili. Una su tutte: “Perchè sono state autorizzate le crociere, in sicurezza ci mancherebbe, e non i matrimoni? Che differenza c’è tra la tanta gente che può convivere su una nave da crociera e quelli invitati a festeggiare un pranzo di nozze? Perchè eguali regole ferree di sicurezza non possono essere concepite anche per i matrimoni, un giorno tanto atteso ora diventato un incubo in tanti casi al secondo anno di rinvio?”. Sul fronte imprenditoriale del settore, invece, chiedono aiuti immediati e sostanziosi, una data certa di ripresa e soprattutto un codice fatto di regole e supporti per scongiurare il fallimento di aziende fino ad un anno e mezzo fa sane e floride. Al grido di ” non possiamo più aspettare inermi decisioni e aiuti che non arrivano, come fossimo invisibili” a Pescara titolari di atelier d’abiti, ristoratori, negozianti di bomboniere, autonoleggiatori, agenzie di viaggio, parrucchieri specializzati e tutto quanto fa sposi.