Alle polemiche, verso il presidente Marsilio, per la riconfermata zona rossa si aggiunge oggi la denuncia del sindaco di Giulianova Costantini per “il disumano ed intollerabile ritardo nella campagna vaccinale a domicilio per alcuni ultra 80enni”.
Alla notizia della riconfermata zona rossa per altri 7 giorni, ieri il primo cittadino giuliese aveva espresso tutte le sue polemiche perplessità. “Sommando il numero dei postivi degli ultimi giorni, il nostro totale di contagi in città, ad oggi, è di 164 su una popolazione di circa 24 mila abitanti ed un RT di 0,68. Da quando è stata decretata, per noi, la zona rossa (lunedì 19 aprile) sono 29 i nuovi cittadini positivi al Covid-19. Facendo riferimento a questi dati, molto simili a quelli di altre località limitrofe e non sottoposte alle nostre stesse restrizioni, ci aspettiamo che tali decisioni, prese sulla pelle dei cittadini, commercianti e delle attività in generale che da troppo tempo soffrono ed arrancano in un periodo di enormi difficoltà economiche, vengano ben ragionate e valutate con la massima scrupolosità”.
“Non capiamo davvero, inoltre, perché la Asl si ostini ad inserire nel numero generale dei contagi attuali, anche altri casi di venerdì 16 aprile, che sono già stati interessati dal precedente provvedimento restrittivo. Ci chiediamo come la nostra città, che è la capitale del turismo ricettivo in Abruzzo e che vive di un indotto prevalentemente legato al commercio e alla ristorazione, possa restare in zona rossa con un RT di 0,68. Ci teniamo a ribadire che abbiamo sempre accettato con serenità e senso di responsabilità ogni decisione che ci è stata imposta ma, questa volta, se verremmo riconfermati in zona rossa (presa di posizione che riteniamo assolutamente severa rispetto ai nostri dati), invitiamo i commercianti, gli albergatori, i balneatori e tutte le attività in difficoltà a partecipare ad una manifestazione pubblica, assolutamente pacifica, sotto gli uffici dell’azienda sanitaria locale”.
Oggi il sindaco Jwan Costantini interviene su alcuni ritardi riscontrati nella campagna vaccinale a domicilio, che stanno riguardando i cittadini giuliesi ultra 80enni.
“E’ intollerabile e disumano che ancora non siano stati vaccinati a domicilio alcuni ultra 80enni che si trovano allettati a casa – dichiara il primo cittadino – esortiamo la Asl di Teramo a dare una celere risposta a questi cittadini che ci chiedono, come mai, qualcuno si sia dimenticato di loro. E poi, a proposito di centri vaccinali, ci chiediamo perché tutti gli adeguamenti delle hub sono a carico dei comuni, fatta eccezione per Teramo che ha invece ricevuto un cospicuo contributo gestito dalla Asl per la struttura teramana. Tutti i territori sono uguali e meritano di accedere con pari dignità ai fondi riservati dalla Protezione Civile regionale”.