Racconta la sua esperienza di medico, al tempo del Coronavirus, il virologo Paolo Fazii, uno dei protagonisti del nuovo libro di Marco Lussoso con gli scatti più emozionanti del personale sanitario dell’ospedale Covid e degli altri reparti del nosocomio pescarese. “La pandemia sarà ancora lunga”.
Ultima fatica del fotoreporter, Marco Lussoso, è il libro “Professionisti al tempo del Covid- 19”, una raccolta di foto che testimoniano il duro operato di chi lavora, ogni giorno, per curare i pazienti colpiti dal virus. Il testi sono di Anita Iaschi e Massimiliano Elia. Il 10% del ricavato della pubblicazione sarà devoluto al Covid Hospital di Pescara. Tra i protagonisti del libro c’è anche il professor Paolo Fazii, direttore U.O.C. virologia e microbiologia dell’ospedale civile di Pescara.
Fazii si racconta al nostro microfono e per una volta ci immedesimiamo nei medici e negli operatori sanitari che giorno dopo giorno combattono contro la pandemia anche a rischio della propria salute. “Non siamo eroi – ha detto Fazii – presto solo fede al Giuramento di Ippocrate che ho fatto e ho l’obiettivo di aiutare gli altri.” E la paura? “Quella c’è sempre, la paura di ammalarsi ma è il nostro lavoro e andiamo avanti”. Il medico si rivolge ai cittadini chiedendo loro di dare una mano semplicemente rispettando le regole, che sono quelle base, poiché questa pandemia potrebbe durare ancora per due-quattro anni, dunque dobbiamo conviverci.
“Ora – spiega ancora Fazii – si stanno studiando soprattutto le varianti”. Marco Lussoso, con questo libro, vuole sollecitare tutti, attraverso scatti forti ma eloquenti, ad avere la consapevolezza del grande operato di queste persone che non vogliono essere chiamate eroi ma che, in effetti, stanno facendo la storia mettendo a repentaglio la propria incolumità. Questi medici devono anche essere un po’ psicologi: “Ci sono gli ipocondriaci ma anche persone che da un giorno all’altro si ritrovano in situazioni complesse, perché questa malattia è subdola, magari i primi giorni si sta bene poi si precipita in condizioni peggiori”. Insomma, per combattere il Covid, occorre una sinergia e l’impegno di tutti, anche dei cittadini. Basta poco da parte di ognuno di noi: il buon senso.