Da lunedì 24 gennaio è quasi certo che l’Abruzzo si ritrovi in zona arancione, anche se per il cambio di fascia si dovrà attendere altre 48 ore e la consueta riunione del tavolo di monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità che prenderà atto dei dati regionali.
Alla luce dell’aggiornamento odierno, l’Abruzzo supera tutte le soglie da zona arancione: il tasso di occupazione dei posti letto è al 20% per le terapie intensive e al 31% per l’area non critica, a fronte di valori limite rispettivamente del 20 e del 30%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, da oltre un mese superiore alla soglia limite di 150, è a 1.957. In attesa del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, che verrà diffuso venerdì, gli indicatori al momento sono tutti da zona arancione.
Gli ultimi dati, comunque, continuano a confermare la frenata della corsa del virus, anche se i numeri sono stabili su valori altissimi. Il totale dei contagi accertati in una settimana è pari a 25.072, con una variazione del -9% rispetto ai sette giorni precedenti. Sul fronte ricoveri, i dati relativi all’area non critica sono aumentati del 22% su base settimanale e dell’82% in due settimane; per le terapie intensive la variazione è rispettivamente del +5% e +61%. A livello territoriale, i numeri più alti sono ancora quelli del Teramano, unico territorio che presenta ancora un’incidenza
settimanale dei contagi per centomila abitanti superiore a duemila: il parametro, in crescita, è a 2.121. Seguono il Chietino, con 1.888, e il Pescarese, con 1.848. Chiude la provincia dell’Aquila con un’incidenza pari a 1.576.