Biondi: “Il momento è molto difficile, occorre senso di responsabilità da parte di tutti”. Dalle 18 di venerdì 31 dicembre alle 6 di sabato 1 gennaio 2022 sarà vietata la somministrazione di bevande alcoliche in tutto il territorio comunale dell’Aquila, fatta eccezione per il servizio al tavolo esclusivamente all’interno dei locali.
È quanto prevede un’ordinanza del sindaco Pierluigi Biondi, che contiene anche altre misure con l’obiettivo di limitare il contagio da covid 19. Il provvedimento infatti dispone anche il divieto del consumo di alcool su aree pubbliche, sempre dalle 18 del 31 dicembre alle 6 del giorno di capodanno.
Per quanto riguarda gli esercizi che effettuano la somministrazione delle bevande alcoliche all’interno dei locali, resta comunque fermo il dovere di far rispettare il distanziamento interpersonale e il limite della capienza. In questo senso, è obbligatorio, come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 2 marzo, apporre un cartello all’ingresso del locale che riporti il numero massimo delle persone ammesse contemporaneamente al suo interno.
L’ordinanza inoltre, come del resto stabilito dal decreto legge 221 dello scorso 24 dicembre, richiama l’obbligo, fino al 31 gennaio 2022 e fatte salve ulteriori proroghe eventualmente stabilite dalle norme statali, di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche negli spazi all’aperto, salvo che, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.
“Occorre un senso di responsabilità da parte di tutti ancora più marcato rispetto ai periodi precedenti – ha osservato il sindaco Biondi – i contagi da virus sono aumentati e toccano tutte le fasce di età, in particolare i giovani. Per questo le disposizioni delle varie autorità vanno eseguite con il massimo rigore, nell’interesse della salute di tutti. Ora più che mai il comportamento di ciascuno di noi è fondamentale anche per evitare una pressione oltre il limite sulle strutture ospedaliere”.
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