In città ci sono quasi 5 mila persone in isolamento perché positive. Solo una persona in terapia intensiva.
I numeri parlano chiaro, la variante Omicron sta dilagando. I tracciamenti sono rallentati anche a causa della delibera che equipara i tamponi rapidi ai molecolari e spesso per chiudere la quarantena ci sono ritardi perché i tamponi negativi rapidi delle farmacie non arrivano in automatico alla Asl ed è quindi il cittadino che deve preoccuparsi di comunicarlo ma i numeri sono spesso intasati dalla miriade di chiamare ricevute e il personale è stremato. Questo è.
Il picco potrebbe arrivare a fine gennaio. Secondo le previsioni il 50% della popolazione potrebbe essere contagiato e assieme alla vaccinazione questo potrebbe determinare la famosa immunità di gregge. Quando sparirà la pandemia, difficile dirlo, ma diventerà certamente endemica e sarà trattata diversamente. Ma per il dottor Alessandro Grimaldi primario di Malattie Infettive questa ipotesi si può fare considerando le stime passate ma e’ non si può ovviamente essere precisi.
Con il dottor Alessandro Grimaldi qualche riflessione anche sulle cure con antivirali e monoclonali che vanno bene. L’ospedale dell’Aquila procede con le cure e si cerca di assecondare tutte le richieste che arrivano in merito ma c’è il grandissimo problema del personale. Al San Salvatore ci sono 100 persone tra medici e infermieri contagiati e questo rende la gestione del nosocomio davvero complicata.