In due anni oltre 350 mila casi di Covid da inizio pandemia in Abruzzo. Ieri si è registrato il dato più alto da oltre due mesi e mezzo a questa parte, dopo la tregua a causa dei pochi tamponi fatti a Pasqua
La contagiosa variante Omicron 2 insomma si sta diffondendo molto rapidamente. Un fatto che per l’ennesima volta manda in tilt anche il tracciamento. Il virus si riscontra in un tampone su tre e questo la dice lunga sui numeri. Anche il dottor Enrico Giansante della Asl 1 conferma che il dato regionale è importante anche se sull’Aquilano si registra una lieve flessione, ma i casi sono comunque importanti ma non tali da destare una grandissima preoccupazione. Al di là dell’allentamento delle restrizioni quindi il virus circola ancora e molto anche se Omicron 2, dati alla mano, produce meno complicanze grazie alla vaccinazione. Ma sulla mascherina si capisce che è ancora necessaria soprattutto in situazioni di sovraffollamento. Il dato dei positivi di ieri è il più alto negli ultimi tempi con un tasso di positività del 16,71%, un numero altissimo. Al momento le località più colpite sono il Chietino, il Teramano, il Pescarese e infine l’Aquilano. I ricoveri si mantengono stabili ma l’Abruzzo con gli ultimi numeri è la regione più colpita in questa fase. Per Giansante bisogna comunque essere ottimisti pensando ad un richiamo autunnale del vaccino.