La Asl provinciale dell’Aquila ha chiesto al sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, di commissariare la Rsa dell’istituto religioso Don Orione di Avezzano, dove è in atto un focolaio di contagi che ha portato al bilancio allarmante di oltre 100 casi di positività, tra gli anziani ospiti e il personale sanitario.
Il primo cittadino ha dato mandato alla istanza e l’azienda sanitaria ha nominato il commissario nella persona del direttore sanitario, Sabrina Cicogna, la quale, sua volta, ha nominato due sub commissari nelle persone del direttore del distretto Area Marsica, Rossella De Santis e il dottor Carmine Viola, dello staff della direzione generale aziendale.
“Nella Rsa si sono registrate 86 positività tra gli anziani e 17 tra il personale sanitario – spiega il direttore sanitario, Cicogna, -. Stamani, nella struttura abbiamo inviato il professor Desideri, direttore del reparto di geriatria dell’ospedale di Avezzano il quale ha osservato che i pazienti, pur positivi, non hanno manifestazioni cliniche riferibili alla malattia, quindi la situazione è sotto controllo anche se opereremo nella con la massima attenzione e puntualità”.
Nel primo pomeriggio di ieri sul commissariamento del Don Orione di Avezzano si era pronunciata anche l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì: “La Rsa aveva già un protocollo da applicare e, quindi, abbiamo ritenuto bene avviare una indagine per fare chiarezza. E’ bene però anche chiarire che, pur se comprensibile la preoccupazione intorno alle residenze per anziani, qui stiamo parlando di una struttura privata, non di una questione che riguarda l’intero comparto come poteva essere a marzo-aprile. I pazienti positivi di questa struttura sono stati ridistribuiti nei vari piani e uno ricoverato in ospedale, in più abbiamo messo in piedi una Usca dedicata solo per quella Rsa. Lo sappiamo bene che le Rsa sono l’anello debole per il tipo di pazienti che vi risiedono: ora Avezzano è sotto controllo”. Sabato scorso la regione ha licenziato , dopo riunione col comitato tecnico scientifico, una ordinanza più restrittiva “poi però se le regole non vengono rispettate… c’è una responsabilità morale e legale”, tiene a precisare l’assessore.