“Appartenere alla zona gialla non è un beneficio o un privilegio, è una chiamata alla responsabilità, e ieri a questa chiamata, a Teramo come in tante altre città, non abbiamo saputo rispondere adeguatamente”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto che è anche presidente dell’Anci Abruzzo.
D’Alberto ricorda che “come sindaci combattiamo quotidianamente per tenere in piedi un sistema sanitario al collasso, al pari del mondo scolastico che è in grande affanno”.
“Abbiamo visto tutti come sabato sera il centro della nostra Teramo presentava tante situazioni di assembramento, in particolare dei nostri ragazzi, nei confronti delle quali sono intervenuto in prima persona insieme alla polizia municipale. Assembramenti che, come sappiamo o dovremmo sapere, sono veicoli di trasmissione immediata del virus. In molti ancora dimenticano di adottare le misure di contenimento raccomandate dalle autorità sanitarie, ignorando le conseguenze per la nostra salute e ancor più per quella di chi ci è vicino”. “Seppur in zona gialla – prosegue D’Alberto – questo non ci consente di ignorare le regole, anche per rispetto nei confronti di tutti gli operatori sanitari che da mesi si adoperano per garantirci assistenza medica, ma anche per vicinanza nei confronti di chi sta combattendo il Covid. E’ uno schiaffo a medici, infermieri, malati, a coloro che vagano in cerca di un ricovero, ai titolari di attività costretti a ridurre o a chiudere tutto, agli insegnanti”.
In settimana D’Alberto, insieme ai suoi colleghi del Teramano, si confronterà nuovamente con la Prefettura, anche per valutare eventuali ulteriori misure restrittive come la chiusura di vie o piazze.