Il richiamo (quarta dose) del vaccino anti-Covid è previsto per le persone che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per coloro i quali siano inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un’età compresa tra i 60 e i 79 anni. Lo comunica il ministero della Salute.
Conseguentemente al pronunciamento di EMA ed ECDC sulla seconda dose di richiamo del vaccino anti Covid-19 (secondo booster), e alla riunione della Commissione tecnico scientifica di AIFA, una nota di Ministero della Salute, AIFA, ISS e CSS, indica le modalità di somministrazione. “Al momento, l’indicazione” sulla quarta dose vaccinale anti-Covid “non si applica ai soggetti che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 successivamente alla somministrazione della prima dose di richiamo”. Lo precisa la circolare del ministero della Salute ‘Indicazioni sulla somministrazione della seconda dose di richiamo (second booster)’.
“Sulla quarta dose l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si dovrebbe riunire il 12 aprile prossimo per fornire le indicazioni che dovranno essere adottate. A oggi, ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è ragionevole pensare che si proceda con la quarta dose per i più anziani, gli over-80. Dal primo maggio le regole anti-Covid “cambieranno: ci sarà un ulteriore allentamento per il green pass che, sostanzialmente, potrebbe non essere più richiesto”.
“L’unica riflessione è sulle mascherine al chiuso se toglierle completamente o mantenerle in alcune circostanze”, ha proseguito. “Sulle mascherine – aggiunge Costa – credo che gli italiani in questi due anni abbiano maturato una consapevolezza e una responsabilità molto diversa rispetto a due anni fa. Faccio l’esempio delle mascherine all’aperto: nonostante abbiamo tolto l’obbligo ormai da due mesi continuiamo a vedere cittadini che continuano a indossarla”. “Per quanto riguarda le mascherine all’interno possiamo trasformare l’obbligo in una raccomandazione – conclude Costa – Dopodiché ci possono essere particolari situazioni come nel trasporto, nelle metropolitane, negli autobus, nei treni, dove forse conviene mantenere l’obbligo delle mascherine ancora per un po’ visto che il numero dei contagi è ancora alto”.
Il sottosegretario è intervenuto anche sulla questione del reinserimento degli insegnanti che non hanno fatto il vaccino: “Coloro che dovrebbero insegnare il rispetto delle regole ai nostri ragazzi – ha detto Costa – per primi dovrebbero dare l’esempio. Siamo a 2 mesi dalla conclusione dell’anno scolastico. Per i nostri bambini e i nostri ragazzi, per i quali l‘insegnante è una figura di riferimento, cambiarlo per reinserire chi era stato sospeso non credo, anche dal punto di vista pedagogico, sia una buona cosa. C’è questo personale che viene reintegrato fortunatamente sono piccoli numeri, c’è sempre stato il problema di carenza di organico: ora abbiamo un po’ di personale in più usiamolo per altre attività”.
Prima però si aspetta che si esprima anche Aifa. Ma oramai la strada sembra tracciata per gli ultra ottantenni questo perché secondo gli esperti chi è in questa fascia di età è più fragile dal punto di vista immunologico e quindi con un nuovo booster sarebbe più protetto. Una situazione su cui il responsabile regionale della campagna Vaccinale Maurizio Brucchi ha annunciato che l’Abruzzo è già pronto per questa nuova fase.