La decisione sul vaccino AstraZeneca al termine della riunione del comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac): «Sicuro ed efficace. Escludiamo che sia associato ad un aumento generale di casi di trombosi». Domani dalle ore 15 riprendono le vaccinazioni con le dosi AstraZeneca. Lo comunica il ministero della Salute.
Il piano di vaccinazioni con anche l’uso del vaccino di AstraZeneca può ripartire. Il comitato sulla sicurezza dell’Ema (Prac), al termine della riunione straordinaria sulle indagini sul vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19 e sugli eventi tromboembolici, è giunto a «una chiara conclusione scientifica», ha detto in conferenza stampa la direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali, Emer Cooke: «Questo è un vaccino sicuro ed efficace e i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 e dai rischi associati e ospedalizzazioni superano i possibili rischi».Il vaccino, come indicato nella nota dell’Ema, «non è associato all’aumento del rischio generale di trombosi»: i casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca «sono inferiori» a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata, ha spiegato Sabine Straus, presidente del Prac .
«Fino a ieri sono stati segnalati 7 casi di coagulazione intravascolare e 18 casi di trombosi su quasi 20 milioni di persone vaccinate» (25 casi in tutto), ha detto Straus precisando che «Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti».
L’Ema dunque, concludendo che il vaccino di AstraZeneca è sicuro ed efficace ed i suoi benefici superano i rischi, ha spiegato che occorre avvertire i consumatori della possibilità di eventi rarissimi di trombosi. Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca «deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari. “Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permette di avviare un dialogo con l’azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti, la lettera è in preparazione”: lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, precisando che la lettera è in preparazione, e che Bruxelles sta consultando gli Stati membri per poterla inviare rapidamente. Lo ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza).