Covid19 e scuole: corsa contro il tempo per la riapertura. Presidi alle prese con l’organizzazione anche dopo il dimensionamento. Il Comune certo di rispettare i tempi
Il 14 settembre riapriranno le scuole. Il tempo stringe anche se, secondo il Comune, gli interventi sono minimali e si riuscirà a stare negli spazi assicurando le distanze con piccoli lavori.
Non serviranno insomma grandi spazi aggiuntivi e nei giorni scorsi l’assessore Bignotti che presiede un tavolo permanente con i dirigenti scolastici e gli altri settori comunali ha fatto anche vari sopralluoghi per i servizi di refezione che funzioneranno regolarmente.
Ad ogni modo però le incognite sono diverse a livello nazionale. Innanzitutto per gli effetti del dimensionamento scolastico, a livello locale, ci sono sei istituti comprensivi sul territorio (non riguarda le superiori). Sono cambiati i presidi e Marcello Masci da settembre guiderà il Rodari. A Sassa nell’ex scuola del paese dismessa andrà la direzione i cui lavori però sono in ritardo, sostiene Masci.
Si parla molto di scuola al momento con i contagi in risalita e le preoccupazioni per le famiglie sono molteplici.
Al Rodari al momento le criticità maggiori sono due: mancano insegnanti per l’infanzia e assistenti amministrativi che non hanno scelto l’istituto proprio a causa del dimensionamento probabilmente. I 720 alunni sono percepiti come elemento di pericolo, come si sa se si scende sotto i 600 la scuola perde autonomia.
Il preside sa che può contare su un corpo docente di alto livello ed è pronto per lavorare con entusiasmo.
Il Servizio del Tg8: