Ospedale sotto stress. Focolaio anche a Medicina Interna. Sindacati contro manager sul tavolo disertato in Prefettura per il personale dell’area comparto
Nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, annunci a parte, la situazione resta molto critica.
Dopo la chiusura del reparto di ortopedia per diversi contagi, un altro focolaio si è sviluppato nel reparto di medicina interna che è stato chiuso.
Nessuno ha confermato dai vertici la notizia ma, a quanto pare, ci sono ben 20 pazienti positivi e 8 contagiati tra il personale sanitario.
Tutto sarebbe partito da un paziente entrato negativo ma probabilmente con infezione in corso risultato poi positivo.
Fatto sta che le criticità sono numerose e nonostante l’annuncio della ASL di nuovi medici, 5, che presteranno servizio da lunedì, il personale di tutti i reparti, quelli Covid naturalmente in maniera nettamente superiore, soffre.
Tutti sono allo stremo, così come hanno denunciato quelli di medicina Covid che hanno ricevuto ora pure i pazienti spostati da medicina interna chiusa.
I sindacati più volte in questi mesi hanno rappresentato la situazione dell’ospedale e ora sono intervenuti, uniti, anche per stigmatizzare l’atteggiamento del manager Testa che non si è presentato al tentativo di conciliazione per il personale dell’area comparto le cui progressioni sono a rischio.
Le accuse sono, da parte dei più, di non essersi fatti trovare pronti dopo che la pandemia aveva risparmiato L’Aquila in primavera.
Per ora si stanno creando spazi al Delta 7 anche per un reparto di lungo degenza, si crea una stanza rosa per le partorienti positive, una stanza con un macchinario per il rene artificiale per i dializzati con percorsi specifici anche se pure in merito a questo alcuni pazienti hanno denunciato una pericolosa promiscuità ma, l’impressione, è che ora si corra per recuperare un tempo in cui si poteva fare.