Covid19 L’Aquila: l’Università programma la ripresa dopo la fine del lockdown. Il rettore Alesse propone da settembre di riprendere in presenza la maggior parte delle attività, già qualcosa si potrebbe fare da luglio
L’università dopo il lockdown si appresta a ripartire a settembre con la didattica in presenza anche se le prime attività dal vivo ci potrebbero essere anche a luglio. Le Università sono chiamate a fare le proprie scelte. L’ateneo aquilano è in piena organizzazione. La didattica a distanza, infatti, che è stata un mezzo fondamentale per proseguire le attività non rappresenterà la modalità principale per l’inizio e lo svolgimento dell’anno accademico 2020-2021.
Sarà insomma una piccola parte ma si tornerà ad erogare una gran parte dell’attività didattica e a svolgere le attività di laboratorio e di tirocinio in presenza, una modalità che il rettore Edoardo Alesse ritiene più efficace per la realizzazione di percorsi di elevata qualità, specie in ambito professionalizzante.
Alcune attività potrebbero ripartire già a luglio nel rispetto di tutte le misure di contenimento del virus.
Nei prossimi giorni la posizione del rettore sarà condivisa con i Direttori di Dipartimento, con i Prorettori, con il Direttore generale e con le sigle sindacali, prima di portarla all’attenzione degli organi, Senato accademico e Consiglio di amministrazione, dove siedono le rappresentanze di tutte le componenti dell’Ateneo, inclusi gli studenti e il personale tecnico-amministrativo, per trovare la migliore sintesi possibile. Questo per avere un’azione di confronto che poi porterà ad una proposta unitaria.
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