I rubinetti ancora a secco in più zone della città di Pescara, e il ripetersi di lamentele e proteste da parte dei cittadini costretti a sopportare disagi esasperanti, hanno spinto il sindaco di Pescara, Carlo Masci, a scrivere al Presidente dell’Aca Brandelli, e al direttore tecnico Livello.
“La situazione è causa di enorme frustrazione per il sottoscritto e per l’intera amministrazione comunale, costretti a registrare anche quest’anno – si legge nella lettera – reclami e forti lagnanze dei residenti e di chi visita Pescara, ormai esausti per i continui disservizi che già in troppe circostanze ho segnalato all’Aca senza che mi venissero in alcun modo rese note ipotesi di soluzione definitiva e in tempi brevi. Queste inefficienze riguardano certamente l’intera provincia e parte di Chieti, ma Pescara, per le particolari caratteristiche urbanistiche e del territorio, paga effetti ancor più rilevanti”.
Carlo Masci ha, quindi, chiesto espressamente ai dirigenti un report dettagliato sulle problematiche in essere e un calendario del programma di interventi atti a scongiurare il ciclico manifestarsi di mancanza di acqua, necessaria sia a scopo alimentare che sanitario, che si ripropone a scadenze continue nel tempo.