Campagna nazionale di Legambiente “Cleansealife”, questa mattina volontari sull’arenile vicino alla Madonnina a Pescara per ripulire la spiaggia dagli oggetti di plastica.
Dalla vergognosa “isola” nell’Oceano Pacifico alla plastica nascosta, ma sempre dannosa, del nostro mare. Piccoli rifiuti che vanno a fondo e che entrano nella catena alimentare avvelenando i pesci ed in qualche modo anche noi. In Abruzzo la campagna parte, dunque, da Pescara e nei prossimi giorni si estenderà anche in altre località della costa:
“Alle volte non si fa caso al rifiuto minuscolo, un tappo di bottiglia, una cicca di sigaretta o un qualsiasi insignificante, in apparenza, oggetto – ci spiega Daniele Colantoni di Legambiente – ma possono essere letali al pari di oggetti più grandi, perché vengono scambiati per cibo dai pesci che muoiono avvelenati, e magari finiscono pure sulle nostre tavole. Fondamentale, dunque, da parte nostra cercare di pulire come si deve le nostre spiagge per evitare, quanto meno, che questo tipo di rifiuto finisca in mare.”
“La battaglia si combatte su due fronti – ci spiega Giuseppe Di Marco Presidente di Legambiente Abruzzo – attraverso il lavoro dei volontari, ma anche sensibilizzando le istituzioni ed invitarle a prendere decisioni drastiche indirizzate ad intervenire sul ciclo dei rifiuti incentivando, per quanto possibile, la raccolta differenziata ed evitando che la plastica finisca sulle nostre spiagge.”
IL SERVIZIO DEL TG8:
https://www.youtube.com/watch?v=AWDiT8Yc1cs