Alla vigilia della commemorazione delle vittime della tragedia di Marcinelle, in Abruzzo arriva Jean-Louis Delaet, direttore fino ad aprile scorso di Bois du Cazier
Le vittime di Marcinelle non sono state dimenticate e, grazie all’esame del Dna, due delle 14 lapidi con la scritta “ignoto” hanno finalmente ricevuto un nome, uno dei quali è quello di Dante Di Quilio, nato ad Alanno il 10 novembre del 1928 e morto a soli 27 anni. Leggi anche: Marcinelle, minatore abruzzese deceduto nella tragedia di Bois du Cazier riconosciuto grazie al Dna
Al Tg8 parla Jean-Louis Delaet, direttore fino ad aprile scorso del Bois du Cazier, la miniera belga di Marcinelle a Charleroi, in cui l’8 agosto di 67 anni fa persero la vita 262 minatori. Di questi 136 erano italiani e 60 abruzzesi. A contare più vittime fu Manoppello: 22 i morti che ne fecero la “Città martire”.
Questa mattina Delaet è arrivato in Abruzzo, alla vigilia delle due cerimonie in programma a Manoppello e a Lettomanoppello. Lo abbiamo incontrato nella piazza di Manoppello dedicata alle vittime di Marcinelle così come il monumento realizzato in pietra della Majella dallo scultore abruzzese Pietro Cascella.
Durante l’intervista, resa possibile grazie alla collaborazione del vice sindaco Giulia De Lellis e della dipendente comunale Monia Bruna Buffone, Delaet ha ricordato il legame che unisce la comunità belga e quella abruzzese e come il ruolo degli emigranti italiani sia cambiato con il passare degli anni. Un fulgido esempio è quello di Elio Di Rupo, ex primo ministro del Belgio i cui genitori provenivano da San Valentino in Abruzzo Citeriore.
In Abruzzo arriva anche una delegazione dal Trentino Alto Adige composta dal sindaco di Drena Giovanna Chiarani, dall’assessore alla cultura del Comune di Dro Ginetta Santoni e dal presidente della Pro Loco Sant’Antono Dro aps Sebastiano Matteotti.
Oggi cerimonia in Belgio dove, insieme alle autorità italiane ed europee, si sono recati il sindaco Giorgio De Luca e il presidente del consiglio comunale di Manoppello Davide Iezzi. Domani nel comune della provincia di Pescara ci sarà la commemorazione delle vittime della tragedia e la cerimonia sarà dedicata a Maria Di Valerio, una delle ultime vedove di Marcinelle, appena scomparsa, che perse a soli 18 anni il marito Camillo Iezzi.
Da quel drammatico giorno il ricordo è sempre rimasto vivo ed è diventato ma anche un monito da ascoltare per cercare di arginare il fenomeno degli incidenti sul lavoro e delle morti bianche. Quello di Marcinelle è stato il terzo incidente con più vittime nella storia mineraria mondiale.
Ecco il programma della cerimonia in programma domani 8 agosto:
alle ore 8. 10, in piazza Marcinelle, solenne cerimonia di commemorazione, lettura dei nomi dei caduti abruzzesi e trentini e deposizione della corona d’alloro al monumento che ricorda i minatori. Non mancheranno i momenti dedicati alla testimonianza con il coinvolgimento dei familiari dei minatori scomparsi in Belgio e della vedova manoppellese Lucia Romasco.
Alle ore 9 visita alla Cappella Vittime di Marcinelle ospitata nel cimitero comunale, accanto alla Basilica del Volto Santo, omaggio floreale e un momento di preghiera.
Le celebrazioni proseguiranno in serata, alle 19.30, in vicolo San Nicola, con la presentazione del libro “Vite di miniera” alla presenza dell’autrice Vilma Calza e si concluderanno in piazza Marcinelle con il concerto di Lara Molino, cantautrice abruzzese ed autrice singolo “8 agosto 1956” dedicato ai Caduti di Marcinelle.
Prima del concerto sono previsti un momento di riflessione sul valore della memoria e della sicurezza nei luoghi di lavoro e la presentazione del video “8 agosto 1956” per la regia di Matteo Veleno, le cui immagini accompagnano il singolo di Lara Molino, una vera e propria poesia in musica, sottolineata dal suono di chitarra e fisarmonica.