Molise chiama Abruzzo, mille in piazza per l’ambiente. Erano circa un migliaio i manifestanti scesi in piazza ieri a Termoli per protestare contro le trivellazioni e altri interventi ritenuti di forte impatto ambientale.
A Termoli sono scesi in strada i comitati civici di Molise, Abruzzo e Puglia, le associazioni ambientaliste e diversi cittadini, alcuni dei quali si sono uniti al corteo in transito lungo le strade cittadine.
“Vogliamo dire basta alla devastazione del territorio. Siamo in un momento particolare – hanno dichiarato i manifestanti – ed è proprio per questo che bisogna alzare la voce sulla tutela del territorio, ormai sotto attacco. Bisogna difendere la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo. Questa manifestazione vuole svegliare tutti dal letargo e dal silenzio, vuole risvegliare le coscienze di tutti e chiamarli a scendere in strada per il nostro futuro”.
Striscioni, cartelli alla mano, il corteo si è snodato lungo le vie del centro, da Piazza Donatori di sangue a Piazza Monumento, dove sono seguiti gli interventi dei rappresentanti delle numerose associazioni aderenti alla protesta. La protesta è nata per scandire un no deciso alle trivellazioni in mare ed a terra, all’ampliamento del polo chimico del nucleo industriale di Termoli, all’acqua contaminata, allo stoccaggio di gas al Sinarca, alla negazione del referendum ai termolesi.