Pescara, ammassi spumosi sulla riva del mare sono comparsi ieri nel primo pomeriggio. Gli esperti invitati a guardare le foto e, possibilmente, a spiegare lo strano fenomeno.
Magari non c’è niente di strano, magari la spuma del mare non è più quella di una volta, quella caduca che appena toccava riva si dissolveva sfrigolando, come una magia. O magari quella che vediamo non è spuma del mare ma schiuma di detersivo, il che spiegherebbe la sua capacità di persistenza. Saperlo ci piacerebbe, e probabilmente piacerebbe a tutti. Ma siccome noi non siamo né esperti né allarmisti, ci limitiamo a pubblicare le foto relative ai misteriosi ammassi bianchi comparsi ieri in alcuni punti della battigia di Pescara. Le immagini sono state scattate intorno alle 14, nel tratto di spiaggia che va dalla nave di Casella alla rotonda Paolucci. Ad onor del vero, gli spumosi e impalpabili “massi” bianchi sono comparsi solo in alcuni punti, non su tutto il litorale. Questi strambi ufo schiumosi, al tatto risultavano non diversi dalla normale acqua di mare, forse solo il colore era differente, dall’aspetto più rifrangente, simile all’effetto “scomposizione” della luce di una bolla di sapone. Qualcuno sa dirci se si tratta di un fenomeno normale o se il mare di Pescara lavato e candeggiato? Va bene che è alquanto inquinato, ma potrebbe non essere il sistema giusto per rifargli il look in vista dell’estate.
Aggiornamento: la prima risposta ricevuta parla di un possibile fenomeno naturale, forse dovuto ad un particolare tipo di alga, anche se si tratta di un’ipotesi ancora da verificare.
Ulteriore aggiornamento: il fenomeno si è già verificato in diverse spiagge italiane e anche abruzzesi, tuttavia a detta dell’Arta e di molti ambientalisti si tratta di un evento naturale, dovuto alla decomposizione di micro-alghe durante le mareggiate.
L’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ha già più volte tranquillizzato i cittadini su quello che gli esperti chiamano anche “muco di mare”, tuttavia in rete si raccolgono anche pareri difformi che legano i cumuli bianchi a fattori inquinanti.
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