Ancora anomalie sul clima. In Abruzzo lo scorso mese di dicembre è stato “più caldo di 2.4 gradi rispetto alla media di riferimento climatologico 91-2020 e più secco con precipitazioni scarse”
Lo sottolinea una rilevazione compiuta dal Cetemps, il Centro di eccellenza in telerilevamento e modellistica previsionale di eventi severi dell’ateneo aquilano: uno dei pochi in Italia a rilasciare una laurea magistrale in questo argomento, un titolo di studio certificato e riconosciuto a livello europeo.
E’ il secondo anno consecutivo che a dicembre vengono registrate temperature più alte della media e scarse precipitazioni, ha sottolineato il centro diretto dalla professoressa Rossella Ferretti.
Anche dicembre 2022 aveva fatto registrare temperature più alte di 3.5 gradi rispetto alla media di riferimento, il dicembre più caldo della storia recente in Abruzzo. Ottobre 2023, invece, era stato più caldo di 4.3 gradi rispetto alla media di riferimento, il più caldo occorso nella serie storica degli ultimi decenni.
Dai report vieni fuori che c’è un innalzamento delle temperature medie, dell’inverno insomma ci sono stati finora solo brevi assaggi. Conseguenze del cambiamento climatico in linea con i dati osservati a livello globale.
“La cosa che sorprende- ha evidenziato la professoressa Ferretti- è che a fronte di questa evidenza i rappresentanti delle nazioni ancora non decidano misure serie da adottare. Sono stati rimandati al 2050 infatti dei provvedimenti essenziali per mantenere la temperatura all’interno di un incremento accettabile al fine di non avere effetti disastrosi sul clima del pianeta ma, evidentemente, per chi si occupa di ricerca e di studi sul clima come il Cetemps si tratta di una data troppo a lungo quando invece ci si dovrebbe preoccupare di più nell’immediato.
L’analisi, come era stata quella in ottobre della quale il Tg 8 già si era occupata, è molto dettagliata ed è frutto di certosine comparazioni con gli anni precedenti.