Migliaia di persone hanno preso parte ieri sera a Fara Filiorum Petri al rito delle Farchie
I grossi fasci di canne legati con il salice che ogni contrada del piccolo centro realizza e che, una volta portate a spalla o con il supporto di mezzi motorizzati, nel piazzale antistante la chiesa di Sant’Antonio, vengono issate e incendiate fra musica, canti e balli popolari in un clima di grande partecipazione e allegria. Le Farchie rievocano il miracolo di S. Antonio che nel 1799 salvò il paese dall’invasione francese trasformando gli alberi in immense fiamme. Il benvenuto ai tanti presenti è stato portato dal sindaco Camillo D’Onofrio, per la Regione Abruzzo dal consigliere Fabrizio Montepara che ha ricordato l’impegno dell’ente nel sostegno a tali iniziative e dal sindaco di Chieti Diego Ferrara con l’assessore Tiziana Della Penna. Le Farchie incendiate sono complessivamente 18: di queste 15 rappresentano le contrade del piccolo centro pedemontano, tre sono state realizzate dalle scuole. Nel piazzale presenti due ambulanze e un mezzo e personale dei Vigili del Fuoco. “Un evento catartico per la comunità di Fara, ma anche per tutta la provincia chietina e per l’Abruzzo, fra i più conosciuti e amati, che ogni anno richiama migliaia di persone – ha detto Ferrara – Una presenza per attestare vicinanza fra le nostre comunità e per onorare uno dei riti più belli e sentiti”.