L’eccezionale ritrovamento questa mattina. Si tratta di una specie non commestibile. Una carcassa di pesce luna Mola mola spiaggiata a Francavilla al Mare. I bagnanti hanno avvertito la polizia locale ed è intervenuto un veterinario della ASL
Una sorpresa questa mattina per chi passeggiava lungo la spiaggia nella zona sud di Francavilla al Mare: sulla riva, depositata dalle onde, c’era la carcassa di un pesce luna (Mola mola è il nome scientifico) di discrete dimensioni: circa 1 metro di altezza per 0,5 metri di lunghezza. Il pesce luna è presente nel Mediterraneo e anche in Adriatico ma non è certo comunissimo. Deve il suo nome all’aspetto singolare (molto compresso sui fianchi con una pinna caudale formata da una corta escrescenza carnosa poco mobile) che lo fa sembrare quasi formato dalla sola testa. Può raggiungere taglie ragguardevoli, sino a oltre 4 m di altezza per 3 di lunghezza, ed è il pesce osseo più pesante in assoluto: il record sinora noto è rappresentato da un individuo accidentalmente pescato al largo delle isole Azzorre che raggiungeva i 2.744 kg. Appartiene all’Ordine Tetradontiformes, lo stesso dei pesci palla, e non è commestibile perché potenzialmente tossico.
Tra i bagnanti era presente anche l’attivista del WWF Marcella Spaziano che ha dato l’allarme avvertendo la polizia municipale che a sua volta ha allertato il servizio veterinario della ASL, per la quale è intervenuto il dr. William Di Nardo. È stato interessato anche il dr. Vincenzo Olivieri del Centro Studi Cetacei. Mola mola non è una specie protetta per cui, dopo aver verificato i motivi del decesso (due le ipotesi più probabili: cause naturali o pesca accidentale) si dovrà semplicemente provvedere allo smaltimento della carcassa.
Alcune curiosità su questo singolare animale: nuota spesso in superficie con la grande pinna dorsale parzialmente emersa, per cui può essere facilmente scambiato per uno squalo. Altrettanto spesso si lascia galleggiare in posizione orizzontale (come un bagnante che “fa il morto”) esponendo il suo enorme corpo ai raggi solari: pare che sia un sistema per liberarsi dei parassiti che vengono in questo modo offerti agli uccelli di passaggio. Come che sia questa abitudine ha fatto sì che nei paesi anglofoni venga anche chiamato sunfish (pesce sole). È infine convinzione diffusa che il pesce luna sia particolarmente longevo e che possa superare il secolo di età, ma non ci sono studi adeguati a conforto di questa affermazione.