Desta grande curiosità la “nuova” vita di Juan Carrito, alle prese con una sorta di rehab comportamentale e alimentare. Azzerate le interazioni con l’uomo pare si stia convertendo alla vita da…orso!
Lo scorso 25 marzo il giovane orso era stato traslocato dall’area faunistica di Palena per una breve fase di captivazione temporanea, in un’area interna del massiccio della Maiella. Il tutto con un’operazione svolta dal personale tecnico del Parco Nazionale della Maiella. Dal giorno del rilascio è scattato un monitoraggio intensivo sia mediante i dati provenienti dal radiocollare Gps, applicato all’animale, sia mediante attività di campo. Si è, insomma, evitato in ogni caso il contatto diretto con l’animale.
Per gli esperti del Parco non si può escludere che l’orso torni a frequentare in breve tempo aree antropizzate o centri abitati, ma il primo dato, per quanto preliminare, di una permanenza di 12 giorni ormai e dei movimenti esplorativi compiuti da Juan Carrito, in un territorio completamente privo di insediamenti umani e con una sostanziale assenza di interazioni con l’uomo, suggerisce che l’animale si stia nutrendo probabilmente solo del cibo che può trovare nei boschi e nelle radure che sta frequentando, come erba, formiche e altro. Questo fa ben sperare rispetto a una possibile prosecuzione degli interventi sperimentali da porre in atto per favorire un ritorno alla normalità per la vita del giovane orso.
Il Parco continuerà a tenere aggiornata sia la partnership istituzionale sia i tanti amici di Juan Carrito e, naturalmente, con assoluta priorità, tutti i cittadini del Parco, nel caso l’orso dovesse riavvicinarsi alle case, evenienza per la quale è già pronto un servizio di monitoraggio intensivo e di sorveglianza sul territorio con la collaborazione del Reparto Carabinieri Parco Maiella.