La nuova truffa di Natale viaggia via e-mail, Codici: “Attenzione al pacco in giacenza”

È partito lo sprint finale per i regali di Natale e spesso, quando si va di fretta, capita di commettere qualche leggerezza. Dall’associazione Codici arrivano alcuni consigli per evitare di cadere nelle trappole tese dai truffatori

Trappole contenute negli annunci di vendita pubblicati sui siti internet così come nei messaggi che viaggiano via e-mail oppure sms. Consigli accompagnati all’invito di procedere con la massima cautela.

“Riceviamo ogni giorno segnalazioni di consumatori che lamentano problemi con l’acquisto effettuato online – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e che non riescono più a mettersi in contatto con il venditore, disponibile e puntuale nelle risposte fino a quando intasca i soldi. Una volta chiuso l’affare, abbandona l’utente, che attende invano l’invio del prodotto, ne riceve uno diverso per qualità o caratteristiche da quello ordinato oppure si vede recapitare richieste ulteriori di pagamento per sbloccare la spedizione.

Quest’ultimo è uno dei casi che in tanti ultimamente ci stanno segnalando. L’utente riceve un’e-mail in cui viene avvisato che la consegna del pacco che stava attendendo è bloccata per questioni burocratiche e doganali, e per far ripartire l’iter deve inserire alcuni dati personali, compresi quelli della propria carta di credito. Ecco, quando vengono fatte queste richieste, è necessario fermarsi. Bisogna fare attenzione a questo tipo di messaggi, ai link che vengono riportati nel testo ed anche agli ultimatum, ovvero che è richiesto un intervento nell’immediato per non perdere il pacco oppure per evitare sanzioni. È una delle truffe che stanno caratterizzando questo Natale. In questi casi, lo ricordiamo, non bisogna mai fornire dati personali. È importante mantenere la calma. Se si attendono spedizioni, si deve contattare il corriere chiedendo aggiornamenti, in caso di richieste economiche sospette, è bene sempre avvisare la propria banca, così da monitorare la situazione”.

 

Fabio Lussoso: