Palazzo Ardinghelli, sede del Maxxi, apre al pubblico e da domani ospita una riflessione per immagini sui temi della memoria, della metamorfosi e dell’ alternanza tra creazione e distruzione
Il tutto attraverso le opere di Afterimage, una mostra collettiva curata dal direttore del Maxxi Barlolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini. Ci saranno durante tutto il lungo periodo, resterà aperta sino al 19 febbraio, incontri con alcuni dei 26 artisti tra pittura, scultura, fotografia e video. La mostra, di respiro internazionale, ben si colloca all’Aquila dove ogni giorno si testimonia l’equilibrio tra memoria del passato e impulso alla trasformazione. Tre fili che si intrecciano: le commissioni ad artisti italiani e non, le opere delle collezione del Maxxi e le memorie che gli spazi di Palazzo Ardinghelli evocano. E’ una mostra che abbraccia tutti gli spazi del Maxxi, anche l’esterno e i cortili in un viaggio itinerante e appassionante dove diversi stili si incontrano.