In occasione del Corteo delle Chiavi d’argento, organizzato per domani sabato 13 maggio dall’amministrazione comunale, il personaggio di Margherita d’Austria – presente nel gruppo dei Farnese- indosserà per la prima volta il gioiello ispirato alla creazione di una giovane studentessa ortonese, Julia Di Giulio, vincitrice del concorso per le scuole indetto dal Club Inner Wheel di Ortona
Un concorso che ha promosso sul territorio lo studio della figura storica della Madama. Gli insegnanti hanno accompagnato gli alunni attraverso un’analisi storiografica, con un lavoro metacognitivo ed usando materiali ecosostenibili, fino a realizzare un gioiello che avrebbe potuto ottenere il gradimento da Margherita d’Austria. Collier che vedete in anteprima nella foto.
L’idea è scaturita dalla passione della Presidente Luciana Notarfranco e del Club di Ortona per la figura di Margherita, donna innovativa e di straordinarie capacità, che lasciò all’epoca il segno ad Ortona ed in Abruzzo.
Il concorso ha riscosso un grande successo: decine di gioielli realizzati da studentesse e studenti sono arrivati ai passaggi finali. Una giuria qualificata ha assegnato il primo premio alla classe seconda E della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo F.P. Tosti grazie alla ideazione e progettazione del gioiello della Di Giulio denominato ” Imperiale”, poi realizzato dai maestri orafi della gioielleria Rapini.
Il gioiello accompagnerà la “Madama Margherita” in tutte le manifestazioni in giro per il mondo.
All’inizio del 1569 si diffuse la notizia che M. avesse intenzione di trasferirsi nei suoi feudi abruzzesi per ragioni di salute e per l’incompatibilità con il clima padano. Ma era opinione diffusa che il vero motivo fosse costituito dalla insopportabile convivenza con il marito, da cui la dividevano incomprensioni profonde che la mediazione prelatizia del cognato cardinale Alessandro non riuscì a sanare. Imbarcatasi il 4 novembre, sbarcò a Ortona, acquistata all’inizio del 1582 per 54.000 ducati, dall’indebitatissimo principe di Sulmona. In questa città – dove intendeva soggiornare d’inverno per evitare il freddo dell’Aquila – avviò la costruzione d’un palazzo che degnamente l’accogliesse. I lavori iniziarono il 12 marzo 1584. Ma nel palazzo non ebbe mai modo d’abitare, perché non era ancora ultimato quando, gravemente ammalata, M. morì a Ortona il 18 genn. 1586.