Carrito sta bene, mangia e familiarizza con le orse del vicino recinto. Nessuno stress insomma per l’orsetto più famoso d’Abruzzo e d’Italia!
Dopo la comunicazione relativa all’avvenuta cattura e al trasferimento dell’orso Juan Carrito nell’area faunistica di Palena (Chieti), rilevando il crescente e giustificato interesse di molti per le condizioni di salute dell’animale, il Parco Nazionale della Maiella vuole rassicurare tutti coloro che stanno seguendo questa vicenda.
L’intervento che domenica scorsa ha portato alla cattura mediante telenarcosi, spiega il Parco in una nota, è avvenuto in condizioni ottimali, pianificando attentamente le operazioni per la sicurezza dell’animale: Juan Carrito non è stato minimamente sottoposto a stress durante le operazioni, la sedazione, che ne ha consentito un controllo clinico e il trasporto nella vicina area faunistica di Palena, si è risolta in meno di due ore, e tutti i parametri clinici dell’animale sono risultati nella norma.
Juan Carrito, fa sapere ancora il Parco, sta bene, ha mangiato alimenti naturali, ha potuto interagire visivamente con le orse presenti nel recinto, ovviamente separate da lui, ha utilizzato da subito il sito di rifugio predisposto nel recinto e non ha mostrato particolari segni di stress.
L’area faunistica di Palena, precisa il Parco della Maiella, è interdetta alla frequentazione dei visitatori, è monitorata attraverso un sistema di videosorveglianza ed è accessibile solo agli operatori del Parco che, per tempi estremamente limitati, vi accedono per fornire cibo e fare controlli di sicurezza.
L’Ente Parco, infine, intende ringraziare istituzioni, associazioni, stampa, cittadini e tutti coloro che vorranno, nei prossimi giorni, mostrare una collaborazione più ampia possibile affinché questa fase possa essere condotta nel migliore dei modi per la tutela di Juan Carrito. I tecnici del Parco sono già al lavoro, d’intesa con gli enti competenti, per pianificare il prossimo intervento sperimentale di traslocazione in natura, che avverrà appena le condizioni meteorologiche e sul campo lo permetteranno, soprattutto in relazione al benessere dell’orso. Il Parco della Maiella e tutta la partnership istituzionale avranno cura di darne notizia.